Ancona-Osimo

Falconara, il servizio scuolabus ripartirà regolarmente lunedì

Sarà l'azienda Fratarcangeli, attiva fino allo scorso anno, ad effettuare il servizio di trasporto degli studenti falconaresi. La soddisfazione del Comune, dopo giorni di acque molto agitate

Uno scuolabus a Falconara

FALCONARA – Buone notizie, finalmente, per il caso trasporto pubblico scolastico, dopo il vuoto creatosi per l’inadempienza della Tundo, che ha lasciato gli studenti falconaresi – e non solo – senza scuolabus per i primi giorni di scuola: sarà di nuovo la società Fratarcangeli a svolgere il servizio, attiva fino allo scorso anno. Si ripartirà regolarmente, con gli orari già indicati la settimana precedente, da lunedì prossimo, 20 settembre.

«Il Comune – scrivono dal Castello in una nota -con un grande sforzo organizzativo e in tempi rapidissimi, ha riorganizzato il servizio dopo la grave inadempienza dell’azienda indicata dalla Regione Marche, che aveva aggiudicato l’appalto con un bando europeo. Falconara era obbligata ad aderire a questa procedura».

Scuolabus, ecco cos’è accaduto

L’amministrazione ripercorre anche le tappe che hanno portato ai gravi disservizi: «Il bando era stato pubblicato dalla Giunta regionale Ceriscioli nel dicembre 2019. Era stata la Regione a stabilire i criteri dell’aggiudicazione, avvenuta nel giugno 2020. Per il lotto 7, in cui ricade Falconara, è risultata vincitrice la Tundo Vincenzo Spa. La procedura è stata congelata a causa della pandemia e in seguito al ricorso della società che si era classificata seconda, poi però tanto il Tar, quanto il Consiglio di Stato hanno confermato la scelta della società Tundo, che sarebbe entrata in servizio a partire da questo anno scolastico. Il Comune doveva attenersi alla aggiudicazione regionale».

E ancora: «Le notizie sulla stampa riguardo ai disagi provocati dalla Tundo in altri Comuni italiani e al mancato pagamento di alcuni stipendi erano conosciute dal Comune, hanno sollevato perplessità, ma l’amministrazione comunale non avrebbe potuto recedere autonomamente dal contratto – continuano -. Tra l’altro la società ha comunicato alla Regione e quindi a tutti i Comuni gli estremi delle targhe dei mezzi, i nominativi degli autisti e ha inviato le quietanze delle polizze assicurative. Qualche giorno prima dell’avvio del servizio la Tundo ha comunicato che non avrebbe potuto effettuare il servizio in alcuni Comuni marchigiani, tra cui Montemarciano, Loreto e Ascoli Piceno, che si sono quindi potute rivolgere ad altre ditte. Va inoltre evidenziato che altri Comuni hanno esigenza di uno o due pulmini, come Loreto e Montemarciano. A Falconara invece servono ben sette mezzi».

Il Comune, dunque, «ha subìto la scelta del bando, compresi i criteri di valutazione e ha quindi subìto l’imposizione della società vincitrice. Solo quando Tundo, alle 19.31 del 14 settembre, ha comunicato l’impossibilità di fornire gli scuolabus a Falconara, la Regione ha riconosciuto al Comune la facoltà di organizzarsi autonomamente».

Da lunedì 20 settembre si ripartirà con regolarità nel trasporto dei bimbi a scuola con i pulmini. Con buona pace delle famiglie e delle Istituzioni, dopo giorni di acque molto agitate.

Sul tema anche l’intervento del sindaco Stefania Signorini, che rilascia a mezzo stampa una dichiarazione per respingere le critiche, in particolare del Partito Democratico: «È singolare che proprio il centrosinistra, a partire dal Pd regionale, abbia accusato il Comune del grave disservizio che si è venuto a creare per il servizio del trasporto scolastico – sottolinea il primo cittadino falconarese -, innanzitutto perché l’amministrazione comunale ha subìto l’imposizione della Tundo da parte della Regione Marche, senza possibilità di opporsi, in secondo luogo perché è stata proprio la Giunta Ceriscioli, quindi il centrosinistra regionale, a predisporre il bando e ad aggiudicare il servizio a un’impresa che si è dimostrata incapace di onorare i contratti. Ringrazio gli uffici comunali per il grande impegno che ha permesso di riorganizzare in così breve tempo tutto il servizio. Non era facile reperire sette pulmini nel giro di due giorni, ma ci siamo riusciti».

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