Ancona-Osimo

Calcina (CiC/FBC e SAF): «Signorini e i consiglieri di maggioranza non vogliono i vigili di quartiere»

Fa discutere a Falconara la scelta di un presidio fisso a Castelferretti. Sotto accusa anche la "strumentazione" usata dal corpo per svolgere le proprie attività. Il consigliere dell'opposizione infatti sottolinea che «gli agenti non sono dotati dei nuovi computer palmari ed elevano ancora i verbali con blocchetto e penna in mano»

Polizia municipale

FALCONARA MARITTIMA – «La giunta Signorini e i suoi consiglieri comunali non vogliono i vigili di quartiere. È per questo che hanno bocciato la mozione della Lega che anche noi di CiC/FBC e SAF abbiamo sostenuto». Loris Calcina, capogruppo consiliare delle liste civiche CiC/FBC e SAF, denuncia che i capigruppo consiliari di maggioranza Cipolletti, Baia e Serpilli, «per giustificare la loro scelta, hanno coniato questa formula cerchiobottista: “La figura del vigile di quartiere non è attualmente strutturalmente sostenibile allo stato di fatto delle risorse umane e strumentali a disposizione” e dunque “hanno impegnato la giunta a proseguire il puntuale e costante presidio e, in futuro, a potenziare la presenza degli agenti sul territorio”».

Loris Calcina, capogruppo delle liste civiche CiC/FBC e SAF

Calcina sottolinea che però «non si sono accorti di una palese contraddizione. Se le risorse umane e strumentali a disposizione sono scarse, allora non possono affermare che l’attuale presidio dei quartieri da parte della Polizia municipale é puntuale e costante. Soprattutto, non è vero quello che raccontano su risorse umane e strumentali a disposizione. È vero, invece, che la Polizia Municipale di Falconara è composta da 29 unità (Comandante compreso) e se la legge prevede un agente di Polizia Municipale ogni 1000 abitanti e i residenti a Falconara (al 31 dicembre 2018) sono 25.906, significa che gli agenti ci sono».

La nota dolente, che Calcina ha sottolineato anche in campagna elettorale e ribadito nel consiglio comunale del 24 gennaio scorso, «sta nell’organizzazione degli agenti e nella dotazione degli strumenti informatici. Per esempio: ancora gli agenti non sono dotati dei nuovi computer palmari (tablet) che effettuano in tempo reale la verifica di tutta una serie di informazioni (dai permessi per i residenti e dai contrassegni invalidi, alla copertura assicurativa, fino alla scadenza della revisione). Ancora i vigili elevano i verbali con blocchetto e penna in mano e altri agenti, in ufficio, inseriscono gli stessi verbali nei computer. Il sindaco Signorini e il comandante Brunetti hanno congelato l’innovazione informatica, mentre ad Ancona la Polizia Municipale è dotata dei nuovi computer palmari con cui compilare e inserire i verbali direttamente nei terminali».

Inoltre per Calcina «ci sono pratiche edilizie e del commercio che potrebbero essere espletate dagli uffici del Suap piuttosto che dalla Polizia Municipale. Già solo riorganizzare questi due aspetti permetterebbe di avere qualche agente in più sul territorio, vicino ai cittadini, ai commercianti, per prevenire le illegalità con funzione deterrente. Ma tutto è immobile perché manca sia la capacità amministrativa e politica del sindaco Signorini (titolare della delega per la PM) sia la capacità del Comandante della Polizia Municipale Brunetti di innovare e informatizzare le procedure amministrative e di modificare l’organizzazione del lavoro».

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