Ancona-Osimo

Falconara, è morto l’ex consigliere regionale Massimo Binci

È stato anche consigliere comunale e assessore in Provincia. Tante le iniziative intraprese a favore dell'ambiente. Il sindaco Signorini: «Grazie Massimo per il tuo impegno»

Massimo Binci
Massimo Binci

FALCONARA MARITTIMA – Falconara piange la morte di Massimo Binci, ex consigliere regionale, stroncato da una malattia. Aveva 64 anni. Lascia due figli. Persona molto conosciuta in città e fuori dai confini falconaresi, è stato anche consigliere comunale e provinciale e anche assessore provinciale ai Trasporti e Turismo. Poi la “scalata” in Regione Marche, come consigliere, prima con i Verdi poi con Sel (Sinistra Ecologia Libertà).

Il sindaco di Falconara Stefania Signorini esprime il suo cordoglio: «Mi ha profondamente addolorata la notizia dell’improvvisa scomparsa di Massimo Binci, consigliere comunale e rappresentante in Regione della nostra comunità. Grazie Massimo per il tuo impegno».

L’ex consigliere comunale di Falconara Sergio Badialetti, compagno di passate battaglie di Massimo Binci, scrive su Facebook: «Grazie Massimo Binci, di essermi stato da esempio di vita con il tuo impegno. Le tante iniziative per la difesa dell’ambiente, il dialogo con gli Ultimi, le proposte per le Città più vivibili, l’altruismo, le lotte contro lo spreco di denaro pubblico, la continua ricerca del Bene Comune al di là delle ‘appartenenze’… Avevo raccolto l’invito da te ricevuto a partecipare attivamente alla vita politica della Città, per poi ritrovarmi nel 2001 eletto insieme a te in consiglio comunale. Ho cercato di far tesoro della tua esperienza nel dare il mio contributo; dopo poco tempo sono diventato io il “capogruppo”, a seguito della tua elezione a consigliere e poi assessore in Provincia. Non c’erano ancora i social network, per cui ricordo benissimo le volte nelle quali mi recavo a casa tua (ed anche da altri attivisti) per affrontare le questioni più urgenti, sottraendoti del tempo prezioso da dedicare a figli piccoli e moglie». E ancora: «In più le riunioni alla sede in via Italia, finanziata e ristrutturata pagando di tasca nostra e facendo in proprio i lavori necessari, ed in tante altre sedi. Mi sono poi impegnato attivamente assieme ad altri per contribuire alla tua elezione a consigliere in Regione Marche, che si è concretizzata contro ogni pronostico avverso, ma come al solito a fare la differenza è stata la stima nei tuoi confronti, arrivata da ogni parte. In quegli anni abbiamo compreso come le decisioni sulla sorte di un territorio vengano prese da lontano, e se non c’è qualcuno che vigila nelle sedi opportune per cercare di orientarle ci arrivando addosso quando ormai non c’è nulla da fare».

Raffaella, una sua amica, su Facebook lo ricorda così: «Non riesco a crederci, né ad accettarlo. Tu eri forte, solare, luminoso, gioioso… Col tuo sorriso leggero e amichevole esprimevi la Vita. (…) Avevi la capacità di mettere le persone a proprio agio, con simpatia ed affabilità».

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