Ancona-Osimo

Falconara, Loris Calcina diffamato su Facebook: «Ho sporto querela»

Il candidato sindaco delle liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara, sul social, è stato definito un «ex brigatista e un tossicodipendente». La diffusione a macchia d’olio del post infamante, lo ha indotto a tutelare la sua reputazione

Loris Calcina (liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara)
Loris Calcina (liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara)

FALCONARA MARITTIMA – Definito un ex brigatista e un tossicodipendente su un gruppo Facebook, il candidato sindaco Loris Calcina (liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara) ha sporto querela per diffamazione contro ignoti.

«Per non dare adito a qualsiasi fraintendimento elettoralistico – spiega Calcina – ho diffuso la notizia ad urne chiuse. Ho sporto querela, un atto necessario, dovuto e più che legittimo in conseguenza di quanto è stato scritto e pubblicato a mio danno su Facebook da un utente a me totalmente sconosciuto, il quale ha pubblicamente affermato che sono stato un ex brigatista e un tossicodipendente. Niente di più infondato e, quindi, gravemente diffamatorio nei miei confronti, aggravato ancora di più dal fatto che è avvenuto attraverso un social potenzialmente capace di raggiungere un numero elevato di persone. Decine di amiche e amici di Falconara mi hanno infatti chiamato per esprimermi solidarietà e, contemporaneamente, preoccupazione per la diffusione a voce della notizia diffamatoria anche tra cittadini che non accedono a Facebook».

La diffusione a macchia d’olio del post infamante, «mi ha indotto, con la querela sporta, a tutelare la mia reputazione, quella della mia famiglia e quella di tutti coloro che stanno credendo in me nel progetto amministrativo di Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune. Su tutto, comunque, quello che mi procura maggior tormento è che qualcuno ha scritto che sono un ex appartenente ad un gruppo terroristico: circostanza non solo totalmente infondata ma odiosa, sia perché il mio impegno politico si è sempre svolto alla luce del sole e non è in alcun modo associabile ad alcuna deriva criminale, sia perché l’errore giudiziario che mi ha travolto nel 1980 e per cui ho sofferto e ha sofferto la mia famiglia è stato riconosciuto con l’assoluzione piena nel primo grado di giudizio della Corte di Assise di Ancona e senza alcun successivo appello della pubblica accusa. Della mia assoluta estraneità alle brigate rosse fu scritto il 10 maggio 1983 non solo dai quotidiani locali, ma anche dal Corriere della Sera, la cui pagina è tutt’oggi consultabile da chiunque con una ricerca su internet».

«Pertanto – conclude Calcina – chi mi ha diffamato come ex brigatista ed ex tossicodipendente lo ha fatto con il solo scopo di distruggere la mia reputazione, l’onore, la dignità e comunque la mia immagine sociale. Un’intenzione annientatrice ancor più grave non solo per il fatto che sono tra i candidati a sindaco di Falconara, ma anche per il fatto che da 20 anni mi occupo di salute e ambiente a Falconara come cittadino, animatore dei comitati di quartiere e come presidente dell’Associazione L’Ondaverde Onlus».

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