Ancona-Osimo

Falconara, incidente API: medici, biologi e operatori sanitari attivano una raccolta di firme

Riuniti sotto la sigla “Aria Pulita per Falconara” chiedono una corretta e tempestiva informazione alla popolazione sull’impatto per la salute dei fenomeni di inquinamento dell’aria e sulle migliori misure da adottare per fronteggiare queste emergenze

Raffineria Falconara

FALCONARA -È stato presentato stamane allo stabilimento balneare la Capannina di Falconara il documento con il quale un pool di medici, biologi e operatori sanitari locali hanno preso posizione sull’incidente avvenuto alla raffineria API. L’episodio risale all’11 aprile scorso, quando la città di Falconara è stata interessata da esalazioni inquinanti contenenti anche Benzene, un composto chimico che secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sarebbe responsabile di alcune forme di leucemia, del linfoma non Hodgkin e di altre neoplasie.

Una vicenda durata più di una settimana, che ha portato alla produzione di esalazioni maleodoranti percepite dalla popolazione del territorio comunale e a picchi di benzene che, come si legge nel documento redatto dai professionisti della salute, hanno raggiunto valori di “102 µg/mc– media oraria, rilevati dalla centralina Arpam di Falconara Scuola”.

Sono oltre 30 i professionisti della salute che al momento hanno già sottoscritto il documento che sarà inviato all’Agenzia Regionale Sanitaria Marche (ARS), alla Protezione Civile della Regione Marche, al Comando Regionale Marche dei Vigili del Fuoco, all’ARPA Marche e all’ASUR Marche.

Medici di medicina generale, pediatri, biologi e tecnici della prevenzione, tutti insieme sotto la sigla “Aria Pulita per Falconara” per chiedere che venga fornita la corretta e tempestiva informazione alla cittadinanza su ciò che sta accadendo, sull’impatto per la salute dei fenomeni di inquinamento dell’aria e sui migliori comportamenti da adottare, dal momento che, come spiega la pediatra Laura Caponi, «alla popolazione non è stata data alcuna indicazione se non quella di “arieggiare” i locali. Sarebbe stato invece molto importante per limitare al minimo le esposizioni comunicare ai cittadini di evitare le attività sportive nelle quali, l’aumento della ventilazione polmonare, porta ad incrementare la quantità di inquinante assorbito. Attività che vedono coinvolta soprattutto la popolazione pediatrica per la quale è fondamentale il principio di precauzione, ma che invece non è stata oggetto di alcuna tutela specifica. Quello che è accaduto è solo l’ennesimo incidente, pertanto è importante istruire la popolazione su come comportarsi durante questo tipo di emergenze. Chiediamo alla parte pubblica che si attivi per far sì che incidenti come questo non si ripetano e che nel caso dovessero verificarsi nuovamente vengano messe in campo azioni immediate per limitare le emissioni alla fonte. Il documento che abbiamo redatto è aperto a tutti, alle associazioni e alla cittadinanza, chi volesse sottoscriverlo o desiderasse maggiori informazioni può contattarci all’indirizzo mail AriaPulitaperFalconara@gmail.com».

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