Ancona-Osimo

Falconara, finalmente pronto (e inaugurato) il nuovo sottopasso di via Mameli

C'è voluto un bel po' di tempo per averlo pronto. Garantirà l'accesso al mare a tanti falconaresi, considerata la posizione baricentrica. Al taglio del nastro autorità e bagnanti

L'inaugurazione del nuovo sottopasso di via Mameli

FALCONARA MARITTIMA – Atteso per lungo tempo e finalmente inaugurato. È il sottopasso di via Mameli a Falconara, denominato ‘Don Duilio’, che è stato ristrutturato, ampliato e predisposto per l’installazione di un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La struttura è stata aperta ieri e consentirà l’accesso al mare di tanti falconaresi, considerata la posizione strategica e baricentrica in cui si trova.

Al taglio del nastro, nel rispetto delle norme anti-contagio, hanno partecipato il sindaco Stefania Signorini con gli assessori ai Lavori pubblici Valentina Barchiesi e Manutenzioni Romolo Cipolletti, il presidente del Consiglio comunale Luca Cappanera, consiglieri, tecnici, progettisti, rappresentanti di Rfi (proprietaria del tunnel) e di Ricciardello (la società d’appalto), bagnanti e operatori balneari. La ristrutturazione, per un importo di oltre 400mila euro, è stata finanziata dall’Autorità Portuale, cui si era rivolto l’allora sindaco Goffredo Brandoni durante la scorsa legislatura, dopo aver ottenuto un altro finanziamento per il sottopasso di Palombina Vecchia.

L’intero progetto è stato redatto dallo studio di ingegneria Talevi. Sono stati effettuati anche interventi per evitare le infiltrazioni d’acqua, oltre ad un allargamento e ad un aumento dell’altezza del tunnel, lungo complessivamente 68 metri: attraverso l’abbassamento del piano calpestabile è stata ricavata un’altezza minima di 2,05 metri, che in alcuni punti arriva ad oltre 2,30 metri (prima l’altezza minima era di 1,73 metri), mentre la larghezza minima è arrivata fino a 90 centimetri (contro i 77 di prima) per adeguare il sottopasso all’accesso dei disabili in carrozzina. La scala di accesso di via Mameli è stata allargata a 1,5 metri. È stato inoltre rifatto il sistema di sollevamento e di allontanamento delle acque piovane e di lavaggio, i cassonetti di contenimento delle condotte fognarie, l’impianto elettrico e dell’illuminazione, l’impermeabilizzazione e l’intonacatura della volta e ora il tunnel ha una nuova pavimentazione antisdrucciolo.

Il sindaco nel sottopasso di via Mameli

Niente da fare invece per l’ascensore, per il quale bisognerà attendere ancora qualche tempo (si parla di estate 2022, la prossima): sarà installato nello spazio già predisposto in via Mameli, non appena possibile. Ovvero dopo l’autorizzazione dell’Ustif (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti). Sul lato spiaggia, invece, è stata realizzata una rampa per agevolare l’accesso in spiaggia delle persone con disabilità. In occasione della riapertura del sottopasso è stata ripristinata la viabilità in via Mameli, tratto via Verdi-via Flaminia, che è tornata a senso unico in direzione mare, oltre agli stalli per la sosta delle auto (a pagamento) e dei motocicli.

«Per portare a termine la ristrutturazione del tunnel – ha detto Signorini – abbiamo dovuto affrontare una serie di battaglie, la più dura con Rfi, che a lavori già iniziati ha chiesto una fidejussione di 50 milioni di euro, contro i 5 milioni richiesti inizialmente. È stato necessario un lungo confronto con i vertici della società ferroviaria per superare l’impasse». «Sono state numerose le difficoltà che abbiamo dovuto superare – il bis di Barchiesi – a partire dal primo bando per individuare la ditta d’appalto, andato deserto. Solo quello del novembre 2019 ha avuto risposta dalla società Ricciardello. Poco dopo l’aggiudicazione il cantiere ha subito forti rallentamenti a causa della pandemia, che ha comportato modifiche delle norme di sicurezza, vista la difficoltà a garantire il distanziamento in uno spazio tanto ristretto. Le richieste di Rete Ferroviaria Italiana, infine, hanno costretto i progettisti esterni a mettere a punto una soluzione progettuale alternativa».

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