FALCONARA MARITTIMA – «La tassa sui rifiuti aumenterà da un minimo di 10,71 euro ad un massimo di 23,49 euro». Dopo l’approvazione del bilancio di previsione, il consigliere Loris Calcina (liste civiche CiC/FBC/SAF) denuncia che «i falconaresi continuano a pagare i costi del fallimentare sistema di raccolta dei rifiuti che dal 2011 non riesce a raggiungere l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. Per questo, tra addizionali da pagare per la maggiore quantità di rifiuti portati in discarica e risparmi mancati, dal 2011 sono stati pagati dai falconaresi circa 750mila euro in più».
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Ma c’è di più per Calcina. «A fronte dell’aumento dei costi per lo spazzamento, il lavaggio delle strade e delle piazze pubbliche, il servizio peggiora. Infatti mentre nel 2011 – al momento di assumere il servizio – MMS Pesaro attivò “un sistema combinato di spazzamento manuale e meccanico su tutto il territorio comunale”, oggi è previsto lo “spazzamento del suolo pubblico per mezzo di automezzi nelle vie del centro e delle zone maggiormente urbanizzate con l’ausilio di operatori a terra con frequenza media da settimanale a quindicinale/mensile a seconda della zona“. Insomma, da tutti i cittadini, a figli e figliastri».
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«Non hanno alcun legame con il mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata – spiega l’assessore al bilancio Raimondo Mondaini – gli aumenti, davvero contenuti, della Tari per il 2019. Le tariffe sono state ricalcolate in seguito a una ricognizione dei contratti in essere con Marche Multiservizi. Esaminando i vari servizi eseguiti dalla società per la gestione dei rifiuti ci si è accorti che alcune voci non erano conteggiate nel costo complessivo, per esempio la pulizia del mercato e quella della spiaggia. Riconducendo tali voci nell’ammontare del servizio di gestione dei rifiuti, che va coperto al 100 per cento con le tariffe pagate dagli utenti, è stato necessario prevedere alcuni aumenti. La ricognizione è stata necessaria anche in vista dell’individuazione di un gestore unico che si occupi dei rifiuti a livello provinciale. Quanto alla raccolta differenziata, per il 2019 la prospettiva è quella di mantenersi stabilmente al di sopra della soglia del 65% già superata dall’ottobre 2018, trend confermato nei primi mesi di quest’anno».