Ancona-Osimo

Falconara, nell’autorimessa oltre 80 mezzi in abbandono. Denunciati il proprietario e due dipendenti

In azione carabinieri del radiomobile e forestali, il tutto emerso da un controllo che aveva visto uun 51enne anconetano risultare intestatario di numerosissimi veicoli e di un numero sproporzionato di compravendite degli stessi

FALCONARA – Nel mese di gennaio, durante un normalissimo servizio di perlustrazione di una pattuglia della sezione radiomobile del Norm, a seguito di controllo alla circolazione stradale veniva fermata un’Audi A4 “sospetta” che aveva particolarmente attirato l’attenzione dei militari. Il soggetto incensurato e la documentazione amministrativa in regola sembravano far presupporre che fosse tutto perfetto, invece ulteriori accertamenti svolti dalla pattuglia del radiomobile hanno permesso di acclarare che la discrepanza tra l’effettivo utilizzatore e il proprietario era più che inconsueta. Difatti, il proprietario è risultato essere intestatario di numerosissimi veicoli e , soprattutto , di un numero sproporzionato di compravendite di autoveicoli in relazione anche al reddito dichiarato.

Sempre il proprietario sospetto risultava essere titolare di un’autorimessa, molto grande, in Falconara Marittima. Conseguentemente i Carabinieri del Norm, supportati attivamente dai Carabinieri della Stazione Forestale di Ancona hanno deciso di effettuare un accertamento ispettivo presso l’autorimessa di Falconara dove è emerso un mondo sommerso: 45 veicoli, 40 motocicli tutti in stato di abbandono e degrado. La professionalità e la specializzazione dei CC Forestali ha consentito di accertare che si trattasse di un reato molto grave: art.256 co.1 d.lgs. 152/2006 – attività di gestione di rifiuti non autorizzata in concorso.

Al temine delle verifiche ad essere denunciate sono state tre persone, due di origine rumena rispettivamente di 45 e 27 anni ed un anconetano di 51 anni. Il primo titolare dell’autorimessa, mentre gli altri due suoi dipendenti.

L’area è stata sottoposta a sequestro preventivo in modo da consentire le ulteriori verifiche che sono ancora in corso, anche con la collaborazione dell’Arpam.

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