Ancona-Osimo

Ex Savoia, Cerioni: «Non si vende». Potrebbe ospitare gli operatori del mercato delle Erbe

Lo spostamento temporaneo dei commercianti dalla struttura di corso Mazzini in quella di via Vecchini, ipotizzato dall'assessore al comune di Ancona Manarini, non convince il consigliere Quacquarini (M5S), per il quale «questa vicenda dimostra che la Giunta Mancinelli non ha nessuna visione complessiva della città»

ANCONA – «L’ex Savoia non si vende». Lo assicura il presidente della Provincia, Luigi Cerioni, che blocca per il momento ogni ipotesi di messa all’asta dell’ex liceo scientifico di via Vecchini, e rilancia l’idea di uno spazio a disposizione della comunità, che nel frattempo potrebbe ospitare provvisoriamente i 28 concessionari del Mercato delle Erbe. L’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini ha infatti ipotizzato di trasferire nell’edificio scolastico, chiuso dal 2011, gli operatori del mercato quando la struttura di corso Mazzini sarà interessata dai lavori di ristrutturazione. Ogni decisione sarà comunque presa, solo dopo aver consultato chi attualmente lavora al Mercato delle Erbe.

Gianluca Quacquarini

«Ancora una volta – commenta Gianluca Quacquarini, consigliere del M5S – la vicenda dello spostamento provvisorio degli operatori del Mercato delle Erbe all’ex Savoia dimostra che la Giunta Mancinelli non ha nessuna visione complessiva della città e agisce in modo improvvisato e confusionario. Vediamo i fatti. Nel 2011, tra l’altro anno di chiusura e abbandono totale del liceo, si parlava già di lavori al Mercato delle Erbe e si studiava la giusta collocazione per poter spostare i commercianti che in esso operavano all’epoca. Si giunse alla decisione, per quanto al tempo non accolta molto bene dalle associazioni di categoria, di trasferire il mercato in piazza Pertini. Per questo motivo il M5S con l’ex consigliere Andrea Quattrini propose una mozione che prevedesse di coprire parzialmente la piazza realizzando anche un impianto fotovoltaico sul tetto».

Nel testo della mozione, votata all’unanimità il 12 settembre 2011, è scritto che: “il progetto originario di piazza Pertini prevedeva anche una struttura per la copertura parziale della piazza, successivamente non realizzata”, “l’area prevista per la copertura nel progetto originario è sufficiente ad ospitare i commercianti che dovranno traslocare dal Mercato delle Erbe” e che “l’Amministrazione è intenzionata a trasferire in piazza Pertini i commercianti del Mercato delle Erbe e, pertanto, dovrà realizzare una copertura per ospitarli”. «Ebbene – commenta Quacquarini – anche questa mozione non è stata mai messa in pratica, come tante altre».

«Nel 2017 invece – spiega il consigliere – il vicesindaco Sediari, constatato che la Provincia, proprietaria dell’immobile di via Vecchini, non dava indicazioni per la destinazione futura dell’ex Savoia, aveva dichiarato che: “La palestra si può demolire per ampliare via San Martino”. In pratica, Sediari pensava ad un ampliamento dell’incrocio tra via Vecchini e via San Martino, con la demolizione parziale della palestra del liceo che si affaccia proprio sull’ultimo tratto di via San Martino, per allargare così la sede stradale e decongestionare il traffico in uno dei punti più critici per la viabilità del centro città. Bene, un anno e mezzo dopo, a maggio 2019, l’assessore Manarini propone di spostare provvisoriamente gli operatori del Mercato delle Erbe nella palestra dell’ex Savoia, la stessa che il suo collega di Giunta vorrebbe demolire per eliminare un po’ di ingorghi. Questa è un’altra dimostrazione che questa Giunta, come negli anni precedenti, non ha nessuna visione complessiva della città, va “a braccio”, qualche annuncio, una manciata di rendering e nulla più».

Sulla questione interviene anche la Federazione dei Verdi di Ancona. «Il Mercato delle Erbe che è prossimo a un restyling – spiegano i Verdi – non potrà temporaneamente ospitare i commercianti. Le opzioni poste sul tavolo di discussione con le categorie sono varie, tra queste pensiamo che sia auspicabile scegliere una piazza, luogo storicamente deputato al mercato, facilmente raggiungibile, magari protetta con una tensostruttura che difenda commercianti e avventori dagli agenti climatici. Non pensiamo che la soluzione dell’indennizzo sia un’azione efficace, perché la vita di un mercato genera altre attività indotte, sia commerciali che sociali, che vanno mantenute, per non privare così il centro cittadino di un altro elemento di vitalità. La sede dell’ex liceo scientifico Savoia ci sembra non corrispondente a tali caratteristiche di accessibilità in senso lato».

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