Ancona-Osimo

Energia elettrica, addio al mercato tutelato dal 2019

La liberalizzazione di luce e gas impatta su circa 20 milioni di famiglie italiane, pertanto secondo l'associazione dei consumatori: «Deve essere realizzata con tutte le cautele, le garanzie e il tempo necessario, ma resta il dubbio che la riforma comporti aumenti di prezzo»

ANCONA – L’abolizione delle tariffe elettriche e del gas dal servizio di maggior tutela slitta di un anno, dal primo luglio 2018 al luglio 2019. «Questa è la decisione scaturita dalla riunione di governo sul Ddl Concorrenza anche a seguito delle nostre pressioni», spiega l’Adiconsum Marche.

L’addio al mercato tutelato è una liberalizzazione che impatta su circa 20 milioni di famiglie, pertanto secondo Adiconsum deve essere realizzata con tutte le cautele, le garanzie ed il tempo necessario, ma resta il dubbio che la riforma comporti aumenti di prezzo per i consumatori.

Il mercato libero dell’energia oramai esiste da dieci anni ma, nonostante tutte le visite porta a porta e le telefonate dei call center a tutte le ore, solo una famiglia su tre è passata al mercato libero. Il motivo è la mancanza di fiducia, giustificata dal fatto che chi ha scelto questo passaggio ha inizialmente goduto di tariffe promozionali che poi sono state elevate notevolmente, vanificando il risparmio. Addirittura molti di coloro che erano passati al mercato libero sono poi tornati al mercato tutelato. Infatti, la stessa Autorità garante per l’energia elettrica ed il gas ha documentato che il passaggio al mercato libero significa energia più costosa del 15% per la luce e del 8% per il gas.

La partecipazione al mercato libero, tuttavia, sarà l’unica modalità di fornitura che rimarrà in vigore quando finirà il regime di tutela del prezzo fissato dall’Autorità garante, che finora ci aveva garantito bollette calmierate. L’Autorità per l’energia ha ideato il meccanismo di «Tutela Simile» per accompagnare il consumatore nella scelta di un fornitore, ma si tratta, nei fatti, soltanto di uno strumento per indorare la pillola. Peraltro, subirà una conseguenza ancor più grave chi non sceglierà di abbandonare il mercato tutelato: tutti questi clienti verranno, infatti, inseriti coattivamente nel “servizio di salvaguardia”, un mercato dove le tariffe sono più elevate di oltre il 20%.

Come se tutto ciò non bastasse, in questa fase sono proliferate le pratiche commerciali scorrette delle società di vendita, che attuano strategie di marketing incontrollate, sfruttando il momento transitorio. Nella giungla della concorrenza, infatti, spuntano anche società che propongono contratti con clausole ai limiti della vessatorietà, o società che hanno come pilastro della strategia commerciale la vendita di servizi aggiuntivi (assicurazioni sulla casa, sulla caldaia, lampadine a risparmio energetico…) che nulla hanno a che fare con la fornitura di energia elettrica, ma che possono catturare l’interesse dell’utente.

«Adiconsum si propone di salvaguardare un mercato in cui la tutela non significa soltanto o semplicemente un prezzo più basso, cosa fra l’altro possibile rivedendo il sistema di acquisto oggi in essere, ma la garanzia di tariffe trasparenti, non speculative, poiché i consumatori chiedono un servizio affidabile, semplice e controllabile, che il mercato libero non ha saputo dare in tutti questi anni.

La raccomandazione fondamentale resta quella di non sottoscrivere proposte contrattuali senza aver prima verificato la reale convenienza e “serietà” delle condizioni, e soprattutto non soffermandosi soltanto sul prezzo; i nostri uffici sono a disposizione per una consulenza».

“Realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della regione Marche con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico- ripartizione 2015. “-Intervento n. 8

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