Ancona-Osimo

Emma Ratti, le colleghe giornaliste la ricordano con una raccolta fondi per le donne afghane

Le colleghe del gruppo "Giornaliste insieme" hanno lanciato una raccolta fondi in memoria della giornalista venuta a mancare giovedì scorso all'età di 72 anni

Emma Ratti nel suo ufficio in Regione

ANCONA – È con una raccolta fondi a favore di Amad, Associazione Multietnica Antirazzista Donne di Ancona, che le colleghe di Emma Ratti, la giornalista venuta a mancare a 72 anni giovedì scorso, hanno voluto renderle omaggio.

Portavoce dell’ex presidente della Regione Gian Mario Spacca e giornalista presso l’ufficio stampa della Regione Marche, per Emma Ratti si è mobilitato il gruppo “Giornaliste insieme” che grazie a un tam tam ha aperto una raccolta fondi, il cui obiettivo è quello di aiutare le donne afghane.

«Per lei, sempre impegnata sul fronte dei diritti civili e in difesa delle donne, abbiamo avviato una donazione in sua memoria, destinata a progetti in favore di donne e famiglie afghane» hanno spiegato in un passaggio del discorso letto ieri, durante le esequie, dalla collega Margherita Rinaldi. Emma Ratti aveva lavorato gomito a gomito con Anna D’Ettorre all’ufficio stampa della Regione Marche e con lei aveva seguito un progetto legato proprio all’Afghanistan, da qui l’idea di seguire questo filone per la raccolta fondi.

E la scelta è caduta sull’associazione Amad, impegnata concretamente per l’arrivo di giovani donne afghane ad Ancona. «Insieme decideremo la destinazione della somma raccolta in favore di un progetto specifico a suo nome» fanno sapere. Con in mano una rosa gialla, le colleghe giornaliste, in rappresentanza anche di chi Emma Ratti non aveva avuto occasione di conoscerla personalmente, le hanno rivolto un ricordo sentito e commosso.

«Chi ti ha conosciuto e ha condiviso con te le strade della quotidianità è rimasto contagiato dal tuo sorriso, dalla tua capacità di leggere la vita in modo originale ma sempre profondamente vero, nelle piccole come nelle grandi cose – recita uno dei passaggi del discorso -. Ricordiamo la tua passione per i disegni di Keith Haring, che avevi trasformato in murales per le pareti coloratissime di casa tua; l’amore per Portonovo; i viaggi rocamboleschi; le passeggiate al porto antico, dense di chiacchiere, di ricordi, di riflessioni, e di tante risate; la tua lucidità in politica; il tuo mood da monella combinaguai; la scelta di vivere in un quartiere difficile come quello degli Archi, che amavi profondamente; il burraco; la vastità della tua curiosità; l’amicizia senza barriere che sapevi offrire; l’esigenza, anzi la necessità, di liberarti di tutte le zavorre. In privato eri giocosa, generosa, piena di idee e iniziativa».

Le colleghe hanno voluto ricordarla come una professionista «efficiente, lucida, pratica. Avevi molte anime. Il tuo motto era “no problem!”, la tua interiezione preferita “fantastico!”. Tra questi due poli, hai attraversato fasi colorate: quella jap, ayurvedica, quella sarda, quella svizzera e infine quella triestina. Sono molte le vie che hai attraversato, con passo metodico e costante come sui sentieri del Conero o sul cammino di Santiago. Ti immaginiamo così, pellegrina laica, ancora in cammino. Senza vesciche, questa volta. E, potendo, vorremmo rincontrarti di nuovo, essere invitate a casa tua, sederci a tavola con un bicchiere di vino davanti. Parlare ancora una volta di cose sciocche, semplici e care».

Tra i presenti alle esequie, l’ex senatrice del Pd Silvana Amati, il segretario generale della Regione Marche Mario Becchetti e l’ex governatore Gian Mario Spacca, che ha raccontato gli anni in cui Emma Ratti fu la sua portavoce.
Si può aderire alla raccolta fondi, effettuando un bonifico sul conto corrente n° 2212 intestato ad Associazione Multietnica Antirazzista Donne – AMAD c/o Intesa Sanpaolo filiale di Ancona Viale Colombo
IBAN: IT88L0306902722100000002212. Causale: erogazione liberale progetto Afghanistan in memoria di Emma Ratti.

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