Ancona-Osimo

Emergenza sisma Ancona, i posti letto traslocano dal PalaPrometeo al PalaIndoor delle Palombare

Una ventina le persone ospitate la prima notte, una decina la seconda, assistite dal personale della Protezione Civile, dalla Croce Rossa e dagli assistenti sociali

Le brandine della Protezione Civile sul parterre del palas

ANCONA – I posti letto allestiti al PalaPrometeo Estra di Ancona sono una cinquantina, ma i camion del Comune sono parcheggiati alla porta carraia lato stadio, con reti metalliche e materassi pronti per essere utilizzati se la richiesta dovesse sfortunatamente aumentare. Letti e brandine per fare fronte all’emergenza sisma sono suddivisi in tre zone: una decina ciascuno in un paio di spogliatoi attrezzati con rispettivi bagni, gli altri sul parterre dell’impianto di Passo Varano.

Ma oggi pomeriggio gli anconetani che sono stati accolti al palas, compresi tra coloro che hanno la casa inagibile e coloro che hanno paura di dormire in casa, dovrebbero spostarsi al PalaIndoor, come conferma l’assessore Stefano Foresi: «Ieri sera c’erano dieci persone a dormire al PalaPrometeo, la sera precedente una ventina – racconta Foresi -. Abbiamo notato che molti preferiscono trovare ospitalità da parenti e amici, ma è normale che sia così. Ma stiamo organizzando in queste ore il trasferimento dei posti letto dal PalaPrometeo al PalaIndoor, perché quest’ultimo è più comodo, anche per i trasferimenti, la gente può uscire e andare a piedi al mercato del Piano o prendere l’autobus. Ringraziamo il PalaPrometeo e la disponibilità dimostrata da Roberto Gabbucci, oggi completeremo il trasferimento all’impianto di atletica indoor».

Roberto Gabbucci è il coordinatore del Consorzio Ancona per lo Sport che gestisce la cittadella sportiva di Passo Varano: «L’attività del palas s’è interrotta nelle giornate di mercoledì e giovedì – spiega – e adesso riprende nelle palestre di ginnastica, di taekwondo e nella palestrina del basket. Le persone ospitate qui finora non sono mai state più di venti, ci sono stati adulti ma anche bambini, gente che ha avuto danni ma anche che aveva paura di restare a casa. Durante il giorno non c’è nessuno, arrivano la sera e di notte c’è la Protezione Civile, la Croce Rossa e gli assistenti sociali che svolgono il loro importante lavoro facendo da punto di riferimento per le persone ospitate dal Comune».

Per fare fronte alle prime spese derivanti dall’emergenza terremoto la Giunta comunale ha deliberato di mettere a disposizione 60mila euro del fondo di riserva del bilancio comunale: 40mila per le spese sociali di accoglienza e ospitalità e 20mila per il pronto intervento di sistemazione e ripristino.
Al Palaindor dove sono stati individuati ambienti idonei e accessibili per le esigenze dei cittadini che hanno le abitazioni inagibili.

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