Ancona-Osimo

Filottrano, Luca Paolorossi inaugura la sede elettorale

Oltre 300 filottranesi hanno partecipato all’evento che ha visto gli interventi di autorevoli esponenti della Lega e di Fratelli D’Italia. «Sarà una casa per tutti i miei concittadini che vorranno comprendere meglio la mia candidatura a sindaco»

Luca Paolorossi (con il microfono) inaugura la sede elettorale
Luca Paolorossi (con il microfono) inaugura la sede elettorale

FILOTTRANO – Luca Paolorossi, sarto e stilista di Filottrano, candidato a sindaco alle elezioni dell’8 e 9 giugno, ha inaugurato sabato (13 aprile) la sua sede elettorale. «Sarà una casa per tutti i miei concittadini che vorranno venire, comprendere meglio la mia candidatura a sindaco, ma soprattutto dirmi in faccia le cose che non vanno e come sognano la Filottrano del futuro. Io la sogno già», ha detto al taglio del nastro.

Oltre 300 filottranesi hanno partecipato all’evento che ha visto gli interventi di autorevoli esponenti della Lega e di Fratelli D’Italia. Fra questi il vicepresidente della Provincia di Macerata e segretario provinciale della Lega Luca Buldorini, il segretario provinciale di Macerata di Noi Moderati Paolo Perini, il coordinatore provinciale di Ancona di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Ausili. Accanto al “Sindaco Sarto subito” come vuole uno slogan lanciato sui social da alcuni sostenitori, anche Ivana Ballante, già sindaco di Filottrano, capace di garantire esperienza e competenza in seno alla lista “Noi per Filottrano”.

«È ora di passare, dopo dieci lunghi anni, dalla politica del potere all’amministrazione della bellezza. Mi candido – ha sottolineato Paolorossi – perché Filottrano si è dimenticata la sua grandezza. Non scordiamo mai la nostra storia: per me passato sta insieme a passione. Passato e passione, per Filottrano. Non busserò per le case, la gente ha già visto cosa ho fatto in 30 anni di partita Iva. I sindaci scendono tra il popolo solo per le elezioni. Vedo la città che amo ormai appiattita, sciatta, come un vecchio abito rimasto per troppo tempo nell’armadio. Questo non rispecchia come siamo noi. Il filottranese è uno che lavora, che ha una storia. Penso che la città meriti di più. Se dovessi essere eletto i miei concittadini sappiano che lo stipendio da sindaco io non lo voglio: lo devolverò ogni mese a un’associazione meritevole di Filottrano, che sa amare la città come la amo io».

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