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Elezioni amministrative, vertice Conte-5 Stelle: liste in 9 comuni marchigiani. Fede: «Accordi con altre forze politiche possibili»

Confronto online tra Giuseppe Conte e i gruppi del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni d'autunno. I pentastellati hanno già definito i candidati a sindaco per San Benedetto del Tronto e Castelfidardo. In caso di alleanze lo schema sarà M5s, Pd e Articolo Uno

Il vertice tra Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle

ANCONA – Vertice tra l’ex premier Giuseppe Conte e i gruppi del Movimento 5 Stelle delle Marche, in vista dell’appuntamento elettorale delle amministrative che nelle Marche vedranno andare al voto, tra il 15 settembre al 15 ottobre, per rinnovare sindaco, giunta e consiglio comunale, 29 comuni, due dei quali con più di 15mila abitanti (Castelfidardo e San Benedetto del Tronto).

Il confronto online, che si è svolto ieri, ha visto la partecipazione delle consigliere regionali pentastellate delle Marche, Simona Lupini e Marta Ruggeri e di tutti i parlamentari di Camera e Senato, fra i quali i facilitatori Giorgio Fede, Mirella Emiliozzi e Andrea Serafini e si è trattato di uno dei primi confronti che Conte ha avuto nelle regioni italiane.

Nove i comuni marchigiani in cui il Movimento 5 Stelle avrà liste con propri candidati, anche se per ora sono due i candidati sindaci che si presenteranno: Andrea Serafini a San Benedetto del Tronto e Roberto Ascani, primo cittadino uscente, a Castelfidardo. Liste dei pentastellati ci saranno, oltre che a San Benedetto del Tronto e Castelfidardo, anche a San Severino Marche, Mondolfo, Porto Recanati, Fossombrone, Fermignano, Camerano e Gradara.

Dal vertice con Conte è emersa la possibilità di stringere alleanze con le altre forze politiche, spiega il senatore e facilitatore Giorgio Fede, che sottolinea che ad essere fondamentale sarà «convergenza sui programmi». Lo schema delle alleanze sui territori potrebbe ricalcare sostanzialmente quello del governo Conte II, con Movimento 5 Stelle, Pd e Leu-Articolo Uno.

«Non saremo mai quelli delle poltrone a tutti i costi – afferma Giorgio Fede -, e quindi gli accordi sono possibili ed auspicabili solo dove c’è una concreta condivisione di temi e programmi, una visione seria e comune, e non un commercio di cariche, o imposizioni dall’alto, difficilmente concepibili nel Movimento. È quello che abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo, in tutti i territori e a tutti i livelli istituzionali: per questo il Movimento 5 Stelle è un marchio garanzia di qualità nella politica italiana».

Giorgio Fede
Giorgio Fede

Il facilitatore spiega che «Giuseppe Conte ci ha parlato del forte rilancio che ha in mente, un rilancio che non intaccherà i nostri valori fondanti, come la legalità, il contrasto alle mafie, l’importanza della transizione ecologica, la transizione digitale, il rafforzamento del nostro sistema infrastrutturale e la capacità di rigenerare la politica col nostro spirito puro e innovativo. Anzi, proprio grazie alla nostra identità, attenta ai valori etici con il realismo necessario per perseguirli concretamente, un’identità ancora più forte con il presidente, è anche possibile trovare accordi con altre forze politiche, per rendere sempre più incisiva la nostra azione di miglioramento della vita dei cittadini».

Fede ha poi sottolineato che Conte, che si sta occupando della riorganizzazione del Movimento, «è ben consapevole di quanto sia necessario il radicamento nei territori e dell’importanza di rafforzare la nostra forza politica con un’organizzazione territoriale più organica, rapporti costanti con i gruppi locali, il confronto con le realtà politiche e civiche, con un coinvolgimento maggiore della società civile». In vista dell’appuntamento elettorale autunnale, Giuseppe Conte con tutta probabilità sarà nelle Marche.

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