Ancona-Osimo

Ecosistema urbano: bene Macerata, Ascoli e Pesaro. Scende Ancona. Ecco l’analisi di Legambiente Marche

«I dati di ecosistema urbano raccontano fondamentalmente una situazione di stallo per la nostra regione», ha dichiarato Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche

Più auto in circolazione e un crollo quasi uniforme nell’utilizzo del trasporto pubblico. Livelli di smog e di perdite lungo la rete idrica che rimangono agli stessi preoccupanti valori dell’anno precedente. Nel 2020 segnato dall’emergenza pandemica, i capoluoghi italiani non migliorano le loro performance ambientali: se è vero, infatti, che il covid-19 colpisce anzitutto le città, modificandone contorni, regole e indirizzi, le emergenze urbane evidenziate negli anni precedenti rimangono le medesime e riflettono un sostanziale immobilismo nelle politiche improntate alla sostenibilità, seppur con qualche importante eccezione e best practice cui guardare per tracciare la rotta del cambiamento su scala nazionale e regionale.

Le città delle Marche

In retrocessione rispetto alla classifica dello scorso anno Ancona, che perde ben 29 posizioni, passando dal 44° posto al 73°. Lieve incremento di posizione per Macerata, che passa dalla 19° posizione alla 15° confermandosi prima città delle Marche. Piccolo miglioramento anche per la città di Ascoli Piceno che guadagna 7 posizioni, passando dal 69° posto del 2020, al 62°. Piuttosto stabile Pesaro, che dalla 20° posizione del 2020, si colloca al 19° posto.

«I dati di ecosistema urbano raccontano fondamentalmente una situazione di stallo per la nostra regione – ha dichiarato Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche – Le emergenze che da sempre registriamo e segnaliamo, restano tali. L’aumento delle auto circolanti ad esempio, valore registrato in quasi tutti i Comuni marchigiani, ci racconta di un territorio che non ha ancora messo al centro dello sviluppo sostenibile il trasporto pubblico, andando quindi a penalizzare gli altri settori, come la qualità dell’aria e la mobilità dolce».

Menzione speciale per la scuola primaria “A. Brancati” di Pesaro, tra le best practice del dossier. Premiata per eccellere in efficienza energetico-ambientale grazie a un involucro che evita dispersioni e surriscaldamento, la scuola ha ottenuto il certificato LEED v4 BD+C: School di Livello Platino, prima in Europa e terza a livello mondiale a raggiungerlo.

«L’emergenza climatica va contrastata riducendo il nostro impatto ambientale – conclude Ciarulli – e il ruolo delle città sarà centrale in questa transizione ecologica. Le risorse del PNRR, che saranno destinate al settore del riciclo dei rifiuti, alla forestazione urbana, alla nuova mobilità e al ciclo integrato delle acque, rappresentano un’occasione irripetibile per invertire la rotta e i Comuni dovranno essere in grado di fare progetti adeguati che rispettino i criteri ambientali imposti dall’UE».

Quest’anno Ecosistema Urbano presenta un’importante novità: sono i contributi di alcuni esperti che costituiscono una rete informale composta da ISPRA, ISS, ISTAT, CNR, Caritas, Oxfam, Terra!, Forum Disuguaglianze e Diversità, Fillea Cgile che interpreta il tema urbano offrendo il proprio punto di vista, sottolineando le emergenze e individuando le possibili azioni concrete per combattere disagio, povertà, disuguaglianze e criticità ambientali partendo dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Contributi che verranno approfonditi in un appuntamento ad hoc il 13 gennaio 2022.

Il rapporto Ecosistema Urbano 2021 è scaricabile su www.legambiente.it

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