Ancona-Osimo

Rallenta la manifattura marchigiana. Schiavoni: «Imprenditori preoccupati»

La pandemia pesa ancora sulla regione. Terzo trimestre in calo per l'attività produttiva e commerciale. L'analisi con il presidente di Confindustria Marche

Secondo i risultati dell’Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi “Giuseppe Guzzini” di Confindustria Marche, in collaborazione con UBI Banca – Banca del gruppo Intesa Sanpaolo, nel trimestre luglio-settembre 2020 la produzione industriale ha registrato una flessione del 6,8% su base tendenziale, risultato in linea con quello rilevato a livello nazionale nel bimestre luglio-agosto (-5,7%). A livello settoriale, tutti i comparti inclusi nell’indagine hanno registrato variazioni negative. Fanno eccezione il Legno, il Mobile e Gomma e Plastica.

Claudio Schiavoni
Claudio Schiavoni

«Il dato relativo al terzo trimestre 2020 – ha dichiarato il presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni – riflette l’impatto negativo che la pandemia ha ancora sui principali comparti dell’economia regionale, nonostante alcuni settori abbiamo registrato un relativo miglioramento rispetto ai mesi di lock-down. Tutti i settori hanno sperimentato gli effetti negativi del blocco delle produzioni indotto dai provvedimenti governativi. Peraltro, il rallentamento interessa in maniera rilevante anche le imprese operanti sui mercati internazionali, data la diffusione della pandemia nei principali mercati di esportazione e i provvedimenti di chiusura adottati dalla gran parte dei paesi di esportazione dei prodotti regionali.

L’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una flessione del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un andamento negativo sia sul mercato interno (-3,7%), sia sul mercato estero (-7,5%). Tutti i principali settori hanno registrato performance negative ad eccezione del Legno e Mobile e della Gomma e Plastica.

Le dichiarazioni degli operatori intervistati confermano il marcato rallentamento dell’industria regionale: resta bassa – anche se in miglioramento rispetto alla precedente rilevazione – la quota di aziende interessate da aumenti della produzione (20% contro 10% della rilevazione precedente), mentre si contrae la quota di operatori con produzione stazionaria o in calo (80% contro 87% della rilevazione del secondo trimestre 2020).

Nella media del trimestre luglio-settembre 2020, i livelli occupazionali hanno registrato un sensibile calo (-1,2%), seppure con andamenti differenziati tra settori. Nello stesso periodo, a seguito delle misure straordinarie di sostegno alle imprese per far fronte agli effetti dell’emergenza epidemiologica da covid-19, le ore di cassa integrazione sono decuplicate, rispetto al terzo trimestre 2019, passando da 2,4 a 25 milioni circa.

Quarto trimestre-previsioni
«Le stime delle imprese marchigiane risalgono anche se il costante peggioramento della crisi sanitaria degli ultimi giorni, non solo in Italia ma anche nei principali partner commerciali europei, e i conseguenti provvedimenti governativi di contenimento, stanno accrescendo la preoccupazione degli imprenditori manifatturieri sulla dinamica di ordini e produzione per i prossimi mesi», conclude Schiavoni

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