Ancona-Osimo

La moda riprende quota, flessione negli accessori uomo. Settore cerimonie senza crisi

Nonostante gli sbalzi climatici e il calo registrato ai saldi, con la primavera e l'abbassamento dei tassi di interesse riprendono quota le vendite, specie nei prodotti di fascia alta

Dopo un periodo complesso la moda riprende quota. «Tra alti e bassi e nonostante gli sbalzi di temperatura, le vendite nell’abbigliamento e nel calzaturiero stanno riprendendo quota – dice Giacomo Mugianesi, responsabile moda di Cna Ancona -. La ripresa c’è, soprattutto nella fascia alta del settore, mentre nei capi di fascia bassa si registra una flessione nel periodo de saldi invernali, rispetto all’anno scorso».

Secondo Mugianesi, è il mercato di fascia medio-bassa a soffrire di più, ma c’è comunque anche in questo una tendenza alla ripresa, trainata dal calo dei tassi di interesse che fa scendere lievemente i mutui e lascia più risorse nelle tasche delle famiglie, permettendo una timida ripresa dei consumi. «C’è più fiducia nei consumatori – spiega – che ricominciano ad acquistare grazie ad una maggiore disponibilità».

In molti negozi però si registra un calo negli assortimenti, legato «al quadro di incertezza dei mesi scorsi che ha spinto i commercianti alla prudenza nell’assortimento e nel fare magazzino». In linea generale la moda uomo di fascia alta va bene e non registra crisi, mentre c’è un calo netto negli accessori rispetto al periodo pre covid (cravatte, sciarpe, cinture, cappelli). Insomma si punta ai capi essenziali.

La moda donna va meglio spiega Mugianesi, ma a discapito dell’assortimento. L’associazione di categoria pone l’accento sulla necessità di fare educazione agli acquisti e di puntare sui capi le cui filiere sono controllate, in quanto garantiscono un impatto minore sull’ambiente. «Il capo economico si usura prima e diventa prima un rifiuto inquinante» dice. Per quanto riguarda le previsioni delle vendite «siamo ottimisti nella ripresa del comparto».

Daniela Mussone del negozio Babuska di Ancona spiega che il settore «cerimonia, eventi, congressi non è mai in crisi» e che, con la ripresa stagionale delle cerimonie l’attività è «più che mai sopra la media».

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