Ancona-Osimo

Conad-Auchan, i lavoratori del deposito Xpo in piazza ad Ancona. «Non chiediamo la luna»

Presenti in piazza del Plebiscito davanti alla Prefettura oltre ai sindacati anche la sindaca Valeria Mancinelli. Il magazzino, che riforniva i punti vendita ex Sma passati in Conad con l'acquisizione del gruppo Auchan Retail, chiuderà i battenti il 30 giugno

I lavoratori Xpo in sciopero davanti alla Prefettura di Ancona

ANCONA –  Hanno protestato in blocco i 101 lavoratori del deposito Xpo di Osimo che questa mattina, 17 giugno, alle 10 si sono ritrovati nel cuore di Ancona, in Piazza del Plebiscito davanti alla Prefettura, per sollecitare le Istituzioni sulla loro situazione.

Il magazzino, che riforniva i punti vendita ex Sma passati in Conad con l’acquisizione del gruppo Auchan Retail, chiuderà i battenti il 30 giugno e i dipendenti della logistica si ritroveranno sena occupazione. La Xpo Logistics, l’azienda che gestisce il deposito, ha infatti attivato la cassa integrazione solo fino a fine agosto, dopo di ché i lavoratori non hanno più alcuna certezza, se non quella di essere disoccupati.

Graziano Braconi, dipendente del deposito

«Vogliamo riallacciare un rapporto con l’azienda perché non abbiamo avuto più nessun contatto con loro da quando ci hanno comunicato la chiusura – spiega Graziano Braconi, dipendente del deposito di Osimo – . Inoltre chiediamo un anno di cassa integrazione in modo da poterci guardare intorno per trovare nuove possibilità: ora la situazione generale per un eventuale ricollocamento è tragica, il sistema Conad dovrebbe pensare un pò anche a noi, ricollocandoci nelle sue strutture, non chiediamo la luna». Il gruppo dei dipendenti della logistica «lavora ormai da tanti anni nel deposito che ora è vuoto – conclude -, siamo abbattuti».

Una vertenza iniziata più di un anno fa dai sindacati che hanno fin da subito dato battaglia al fianco dei lavoratori per tentare di salvare la sorte del deposito che però non è stato incluso nella logistica del sistema Conad, nonostante la posizione strategica al centro delle Marche. Conad infatti ha deciso di affidarsi alle sue cooperative. I lavoratori però non ci stanno e invocano un intervento delle Istituzioni dal momento che se la situazione era già complessa, ora con l’emergenza coronavirus, rischia di farsi ancora più complicata per le difficoltà di ricollocamento dei dipendenti che per la maggior parte sono over ’40.

A sinistra la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli e a destra i segretari di Filcams Cgil, Fist Cisl e UilTucs Uil

Al fianco dei lavoratori questa mattina, mercoledì 17 giugno, oltre ai sindacati, Filcams Cgil, Fist Cisl e UilTucs Uil, c’era anche la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, che ha promesso di intervenire sia con la Regione sia direttamente con le aziende coinvolte, ovvero Xpo Logistics e Margherita Distribuzione, la ragione sociale creata per gestire i punti vendita non passati nel sistema Conad.

Mancinelli già nei giorni scorsi aveva inviato una missiva alla Xpo per sollecitare sul futuro occupazionale dei lavoratori, oggi ai sindacati ha chiesto invece di poter avere un elenco delle richieste e delle proposte avanzate dalle parti sociali per tentare di arrivare ad una soluzione della vertenza. 

Il presidio dei lavoratori Xpo davanti alla Prefettura di Ancona

I sindacati da tempo chiedono alle aziende e, poi successivamente anche  alla Regione, un piano di ricollocamento per riassorbire il personale che resterà senza lavoro, ma chiedono anche che la vertenza venga riportata sul tavolo ministeriale da dove era partita. Le stesse richieste che hanno ribadito anche davanti al vicario del Prefetto Clemente Di Nuzzo che ha ricevuto una delegazione delle segreterie regionali dei sindacati: la segretaria regionale Fist Cisl Selena Soleggiati, il segretario regionale UilTucs Uit Fabrizio Bontà e il segretario Filcams Cgil Ancona Carlo Cotichelli. Anche il vicario ha promesso di sollecitare Regione e Ministero dello Sviluppo Economico sul prosieguo dei tavoli delle trattative.

Intanto i sindacati hanno coinvolti ad uno degli ultimi incontri anche dei player della zona come Magazzini Gabrielli e Cedi Marche, nell’auspicio  di un investimento nella logistica osimana, ma ancora non sono arrivate risposte e tutto è avvolto nella nebbia, mentre il tempo corre veloce.

«Dal nostro punto di vista deve esserci un cambio di passo da parte della Regione dalla quale attendevamo una convocazione che non è ancora arrivata – commenta il segretario Filcams Cgil Ancona Carlo Cotichelli – . La Regione aveva preso con noi impegni chiari che però non ha ancora rispettato, ma deve assumersi le sue responsabilità».

La sindaca Mancinelli mentre parla con le parti sociali

Cotichelli si esprime favorevolmente sulla presenza della Mancinelli alla manifestazione: «Un segnale positivo di attenzione e interessamento, accolto con favore dai lavoratori». Il sindacalista ricorda al 30 giugno, quando il deposito chiuderà i battenti, «mancano solo 13 giorni e non abbiamo ancora nessuna risposta chiara».

Preoccupata anche la segretaria regionale Fist Cisl Selena Soleggiati: «L’iniziativa di oggi speriamo possa davvero servire a consentire la ripresa del confronto bruscamente interrotto sul no delle aziende Xpo e Margherita all’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, utili a ricercare soluzioni di reimpiego per i cento lavoratori che fra poco più di un mese troveranno le serrande abbassate di una attività che siamo ancora convinti poteva essere valorizzata da Conad».

«Apprezziamo l’intervento della sindaca del nostro capoluogo di regione che si è resa disponibile ad intervenire sulla vertenza per aiutarne la soluzione alla quale sin da oggi stesso invieremo quello che riteniamo possa rappresentare un progetto credibile per il recupero dell’occupazione e che coinvolge almeno idealmente gli altri player del settore. Al Prefetto abbiamo invece in particolare chiesto che ci sia un interessamento diretto del Ministero dove già dal luglio scorso era stato aperto un confronto per la condivisione del piano di ristrutturazione del gruppo ex Auchan dove la logistica purtroppo era stata sempre procrastinata ad altra data per l’esplicitazione del progetto specificatamente pensato per la logistica.
Riteniamo che anche Xpo debba adoperarsi non solo per l’utilizzo della cassa ma anche per la creazione di posti di lavoro alternativi a quelli di Osimo. Confidiamo – conclude – sulla convocazione del tavolo regionale che in realtà doveva già essere previsto per questa settimana dove ci aspettiamo questa volte risposte concrete e non arringhe impetuose, da parte delle società interessate volte solo ad evitare di prendersi la responsabilità di una scelta che lascia a casa 100 persone».

«Sapevamo che sindaco e prefetto sono ai margini di questa vertenza – dichiara il segretario regionale UilTucs Fabrizio Bontà – perché non ha una ricaduta diretta su Ancona né sulla pubblica sicurezza, ma volevamo battere tutte le strade. Ringraziamo sindaca e prefettura per averci ascoltato e speriamo che questo ulteriore interessamento ci aiuti a sbrogliare l’intricata matassa che sembra non trovare mai una strada. Ancora non abbiamo una data di riconvocazione dalla Regione, possiamo solo sperare che la Prefettura possa insistere con il Ministero, e che invece la città di Ancona, con i sindaci di Osimo e Offagna, possano fare una ulteriore pressione sulla Regione. Ogni giorno che passa è un giorno perso. Il rammarico è che il deposito si trova in un centro nevralgico, appetibile perché facile da raggiungere, ma c’è anche amarezza – conclude – per il fatto che se Conad facesse la giusta pressione su Xpo, i lavoratori potrebbero accedere alla cassa integrazione straordinaria per un anno che consentirebbe a eventuali acquirenti di valutare l’acquisto del deposito e ai lavoratori di avere più tempo per ricollocarsi».

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