Ancona-Osimo

Due tartarughe rilasciate in mare a Portonovo

Soccorse e affidate alle cure della Fondazione Cetacea di Riccione, i rettili, guariti, sono stati rilasciati nel mare del parco del Conero, dalla spiaggia di Portonovo

Un momento del rilascio nelle acque di Portonovo della tartaruga (Foto: Parco del Conero)

ANCONA- Lui Caretta Caretta, lei Chelonia Mydas. Grande emozione e spettacolo per le due tartarughe rilasciate a Portonovo. «Entrambe  hanno un passato difficile ma anche fortunato perché grazie al progetto di protezione sono state soccorse ed affidate alle cure della Fondazione Cetacea di Riccione. Lui da Porto Potenza e lei da Sirolo. Dopo le cure hanno ritrovato una spiaggia da cui ripartire nel parco del Conero, ovvero da Portonovo» spiega Fabia Buglioni, vice presidente del Parco del Conero. Un gruppo di bambini della scuola Faiani di Ancona ne ha scoperto la vita e la storia grazie ad una biologa che poi, dolcemente, ha portato in acqua la piccola tartaruga verde.

Il rilascio della tartaruga
(Foto: Parco del Conero)

La Chelonia Mydas, forse per la giovane età o forse per l’inesperienza, non è riuscita ad immergersi nell’immediato e prima di lasciarsi andare, ha preferito restare in superficie e farsi trasportare dalle onde che la riportavano verso riva. «C’è voluto l’ aiuto di un sub che dopo aver indossato muta, maschera e pinne, di lì a poco ha ripetuto il rilascio in acque più profonde, sostenendo l’animale nelle sue prime pinnate in libertà. Poi nessun dubbio e, stavolta, la rotta verso il largo e verso le acque profonde è stata scelta con precisione» afferma la Buglioni. Max invece, forte delle dimensioni, ha raggiunto da solo il mare percorrendo in fretta i pochi metri di spiaggia che gli restavano per riassaporare il suo mondo. Si è immerso subito sbucando dopo parecchi minuti ben lontano dalla riva. Per le due tartarughe ha inizio una nuova avventura.

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