Ancona-Osimo

Due ragazzi, 20 galline adottate e un Pollo-Locker. A Polverigi la mini fattoria Pollallegro di Federica e Marco

In campagna stanno costruendo il loro sogno: condividere uno stile di vita semplice, vivere con il ricavato di erbe officinali e miele, prendersi cura di galline salvate dagli allevamenti e farle adottare a distanza

Federica Agostinelli e Marco Mazzanti
Federica Agostinelli e Marco Mazzanti della mini fattoria Il Pollallegro di Polverigi

POLVERIGI – Tra le morbide colline di Polverigi, seconda curva a destra nella strada imbrecciata sulla collina di girasoli e odor di grano, vivono Marco Mazzanti e Federica Agostinelli una giovane coppia – anconetano lui, falconarese lei, trentenni entrambi – che stanno costruendo in campagna il loro sogno: condividere uno stile di vita semplice e naturale, vivere con il ricavato di un orticello profumato di erbe officinali, e del miele delle loro arnie affidate alle migliori fioriture della zona, prendersi cura delle galline salvate dagli allevamenti intensivi e possibilmente farle adottare a distanza.

Le galline, in particolare, sono la loro passione, non a caso la mini-fattoria si chiama Pollallegro. A fianco del cancello non trovate la cassetta della posta, ma un pollo-Locker di legno, ovvero – spiegano – «un distributore dal fare poco tecnologico, ecocompatibile e in stile country, che vuole basarsi soprattutto sulla fiducia reciproca e su di una comoda praticità». Lo ha realizzato Marco, che nella vita fa il trasportatore e manovratore di lastre di vetro industriale, ma per inseguire il suo sogno ha imparato tante abilità, come quella dell’apicoltore e del falegname. Federica, invece, dopo l’istituto d’arte e una esperienza in famiglia da imprenditrice, ora lavora nel settore grafico come impiegata in una azienda, ma per scelta fa anche la contadina, ed è lei che ha avuto l’idea di collocare fuori della fattoria il locker-armadietto con tante piccole ante da aprire, e su ciascuna porticina c’è il nome di un albero: chi ha adottato una gallina verrà qui a ritirare le uova della sua “figlioccia“, e lo potrà fare quando vuole, ore 24, senza preoccuparsi di andare a cercare i due giovani impegnati per buona parte della giornata tra fattoria e posti di lavoro.

Il nome, Pollo-locker, sicuramente mi ricorda qualcosa, quell’armadione arancione con il sorriso-freccia con cui il colosso mondiale dell’e-commerce consente ai clienti di ritirare pacchi anche fuori casa, in punti strategici e ben visibili. Ma qui il commercio online non c’entra nulla, tutto è prodotto a pochi metri di distanza, tra la casa l’orto e il pollaio: marmellate, miele, tisane di erbe officinali coltivate nell’orto con agricoltura sinergica, saponi e piccola cosmetica fai da te, uova. Se cercate una gallinella vecchia per fare buon brodo, o un polletto tenero per l’arrosto, scordatevelo: Marco e Federica sono due vegetariani e nelle galline vedono non una fronte di proteine (uova a parte) ma un mondo affascinate e ricco di sorprese. Che mi hanno voluto raccontare, nella mini fattoria, accogliendomi davanti alla tavola imbandita sull’aia, tra tartine al pesto di casa, cruderie di carote, formaggio immerso nel miele delle api del “Pollallegro”. Ovviamente in casa non c’è la televisione, ma la compagnia non manca.

Il Pollallegro Locker

«Con noi vivono le nostre galline, una ventina, c’è Pietro il gallo cuor gentile, Sterminia la gatta letale ma coccolona e Bacco un vecchio generale brontolone, segugio da sempre in pensione. Infine abbiamo il nostro piccolo ma instancabile esercito di api, Nessie il pesce rosso che forse è solo leggenda e le tartarughe d’acqua, tutti in libertà. Ah, nel laghetto che abbiamo realizzato per Nessie e le tartarughe ci sono anche i tritoni, scuri e con la pancia rossa e gialla. Sono esemplari, belli grossi, di Tritone Italico, chissà da dove sono venuti, ce li siamo trovati tra le piante acquatiche che abbiamo messo dentro lo specchio d’acqua, e continuano a mangiare zanzare e parassiti. Per cui è anche grazie a loro che qui, tra i tanti animali che ci tengono compagnia, le zanzare sono davvero al minimo».

Come nasce il Pollallegro?
«Nessuno di noi due è nato e cresciuto in campagna. Dunque non abbiamo un retaggio di famiglia. È una scelta che ciascuno ha maturato da sé, non per trovare una forma di guadagno ma per assecondare uno stile di vita semplice. Abbiamo, nella nostra vita, sempre cercato di fare a meno di tante cose superflue. La mini Fattoria Il Pollallegro è una realtà che nasce dalla voglia e dal bisogno di un riavvicinamento alla natura ed alla semplicità della vita. Abbiamo deciso di dedicare ed investire il nostro tempo applicandoci in uno stile di vita più sano per la mente, il corpo e l’ambiente. Cercando anche di mettere i risultati di tutto questo a disposizione del prossimo. Chi viene a trovarci può trovare prodotti, consigli, ma anche vedere uno stile di vita a contatto con la natura, e quando proponiamo delle iniziative cerchiamo di trasmettere le ragioni di fondo delle nostre scelte, come ad esempio il nostro amore per le galline…».

Veniamo allora alle galline. Perché tanto amore?
«Le galline non sono solo il cuore della fattoria, ma sono coloro che hanno mosso le nostre coscienze per dare vita all’intero progetto del Pollalegro. A torto si ritiene che siano animali stupidi, hanno invece una loro gerarchia, una struttura sociale, caratteri indipendenti, volitivi e curiosi, oppure timidi, o coccoloni. C’è una gallinella nera, piccola e con le piume arruffate, ad esempio, che adora entrare in casa e sedersi sulle nostre gambe in attesa di carezze. Condividere momenti di vita con questi animali ci riporta alla consapevolezza che il benessere è nella semplicità e ci aiuta a ridimensionare i nostri ritmi spesso frenetici per apprezzare le piccole cose. Nel nostro pollaio al momento vivono una ventina di galline e due galli. Tutte hanno il proprio nome, ma anche le proprie peculiarità, abitudini e caratteristiche che le rendono uniche e insostituibili. Per noi sono veri e propri animali d’affezione, e nella nostra fattoria possono trascorrere la loro vita in libertà e serenità. Anche dopo il loro ciclo produttivo, tutte loro potranno godersi la vecchiaia senza paura di finire in pentola. Qui al Pollallegro ci assicuriamo che abbiano cibo naturale e acqua fresca, manteniamo il loro dormitorio pulito, apportiamo costantemente migliorie per tenere lontani potenziali predatori. Tutto questo comporta dei costi che cerchiamo di sostenere con la vendita delle loro uova».

Al Pollallegro nascono pulcini e crescono galline, ma alcune sono arrivate qui da “rifugiate”. Che storia hanno?
«Alcune di loro sono arrivate da allevamenti intensivi, a fine ciclo riproduttivo. Vivevano in gabbie piccole piccole, e dopo pochi mesi di “prestazioni” erano destinate – a fine carriera – a morte. Sono arrivate da noi in condizioni pietose, spaventate, con i becchi tagliati, incapaci di alimentarsi in maniera indipendente. Le abbiamo educate, con tanta pazienza, a beccare nell’aia, lombrichi e semini, dopo un mese sono diventate delle signore galline, praticamente… rifiorite!».

Nel sito della mini fattoria presentate le vostre galline al pubblico, per ciascuna c’è una bella foto e un piccolo racconto che ne tratteggia il carattere e le abitudini. Sono le galline che date in adozione, giusto?
«Esatto. Alcune sono già adottate. Chi è interessato può compilare il format nel sito. Il progetto “Adotta una gallina”, che ha l’obiettivo non solo di aiutarci al loro sostentamento ma anche di sensibilizzare il prossimo a questi interessanti animali. Come funziona? Nel sito si trovano le nostre galline da adottare, chi vuole può scegliere la sua preferita, ognuna ha il suo curriculum. Con una cifra annuale o semestrale si riceve al momento del primo incontro un certificato cartaceo d’adozione, e invieremo periodicamente foto e aggiornamenti sulla gallina scelta. Ma soprattutto l’adozione dà diritto a una serie di uova per tutto il periodo scelto, da ritirare direttamente in fattoria o in totale autonomia tramite la cassetta Pollallegro Locker».

Chi sta adottando Pietro, Irma, Nilda, Ernesta, Rita, Amelia, Lenina, Katrina, Prugna, Teresa, e tutte le altre?
«Di solito sono mamme, persone che vivono in città, giovani famiglie che desiderano far conoscere ai loro bimbi uno stile di vita naturale e “normale”, perché davvero sono sempre di più i bambini che non hanno idea che dietro un petto di pollo o un uovo al tegamino c’è un animale che razzola ed è pure molto simpatico».

Come funziona il Pollo-locker?
«Al di fuori dello spazio che mettiamo a disposizione dei clienti al Pollallegro con il mercato del MercAllegro nell’aia della nostra mini fattoria (per alcuni giorni al mese), chi è interessato ai nostri prodotti può accedere ora potrete in totale autonomia, h24 – 7 giorni su 7, accedere a tutti i nostri prodotti. Il cliente deve solo avvertirci prima di venire, così ciò che vuole verrà riposto, in tutta sicurezza, all’interno del Pollallegro Locker. Ogni porta ha il suo lucchetto numerico e un nome d’albero, che viene assegnato insieme al codice di sblocco. Non deve far altro che ritirare, depositare l’importo comunicato, richiudere. È anche il metodo che usiamo per far trovare le uova alle famiglie che hanno adottato le nostre galline».

A che punto siamo con il sogno di vivere di sola campagna?
«Ci stiamo impegnando molto, ma non siamo ancora all’autosufficienza e alla piena indipendenza. Per cui viviamo di altri mestieri. Il grande sogno è quello di acquistare una casa in campagna, ora siamo in affitto e per quanto si possa lavorare nelle migliorie il desiderio è quello di vivere in una fattoria del tutto nostra. Per adesso ci stiamo applicando a tanti progetti, per crescere in esperienza, per farci conoscere e per condividere le nostre scelte di vita con gli altri. Dopo l’apicoltura (ora abbiamo 9 arnie), e l’orto sinergico, stiamo sperimentando anche la cosmetica fai da te e gli oli essenziali. Tra le iniziative recenti ci sono gli workshop intensivi ad inscrizione, ne abbiamo fatti di apicoltura e su come si realizzano i saponi in casa, ora abbiamo sospeso ma riprenderemo a settembre. La risposta del pubblico è stata molto bella ed interessante. Apriamo anche, di tanto in tanto, la nostra mini fattoria ad un piccolo mercatino locale, lo abbiamo chiamato MercAllegro, per dare alla possibilità ai piccolissimi produttori come noi di incontrarsi e di offrire una vetrina al pubblico dei loro prodotti».

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