Ancona-Osimo

Donne a bordo

Gran finale per la mostra “Il mare, le donne” con l'incontro "Donne a Bordo", una serie di testimonianze di figure femminili del territorio dorico che hanno fatto o stanno per fare ingresso a bordo delle navi svolgendo la loro attività a fianco degli uomini

ANCONA- Gran finale per la mostra “il mare, le donne”, organizzata da Reti Culturali onlus, in collaborazione con il Forum delle Donne di Ancona in occasione della giornata internazionale della donna 2017. Con il sostegno di Cvs Marche, si è svolto un incontro rappresentativo “Donne a Bordo”, una serie di testimonianze di figure femminili del territorio dorico che hanno fatto o stanno per fare ingresso a bordo delle navi, svolgendo la loro attività a fianco degli uomini e meritando il rispetto loro dovuto. Quella delle donne che lavorano a bordo di imbarcazioni è una nuova realtà che si va faticosamente imponendo in un mondo gelosamente maschile. Presenti all’Informagiovani per l’incontro conclusivo anche gli studenti di alcune scuole anconetane.

Incontro “Donne a bordo”

La prima testimonianza è di Maria Grazia Fattorini (per tutti Mara), comandante motorista barca da pesca. «Faccio parte della piccola pesca. Ho sempre avuto un amore profondo per il mare. Mio padre faceva il palombaro e da piccola, mi portava nella sua barca- racconta Mara-. Il mare richiede sacrifici: vento, freddo, mare mosso, mani scorticate per pulire le reti. È un lavoro che impegna molto, nonostante questo ho sempre svolto il mio ruolo di madre e moglie. Io ho la mia gioia per aver fatto quello che amo». La seconda testimonianza è della psicologa Chiara Borgini, Tenente di Vascello (SAN). Nel 2010 partecipò alla missione umanitaria ad Haiti, devastata dal terremoto, a bordo della portaerei Cavour. «Il mio compito non era solo quello dello psicologo infatti parlando anche francese, facevo anche da traduttrice tra medici e pazienti. Vale la pena vivere l’esperienza in marina» spiega.

La professoressa Anna Piccolo, responsabile Dipartimento  Trasporti e Logistica – IIS Volterra-Elia ha ripercorso la storia dell’istruzione nautica, iniziata nel 1824, e dell’Istituto Nautico nato nel 1889. A prendere poi, la parola tre allieve. Due hanno raccontato della loro esperienza a bordo di una nave con l’alternanza scuola – lavoro; un’altra, Jenny Fratesi, 5 ATA, ha invece parlato della sua dell’emozione di pilotare un aereo. Anche le donne alla guida di aeromobili sono una realtà sommersa. Jenny lo scorso anno è arrivata prima al corso di Cultura aeronautica su 351 studenti partecipanti. Superata la prova teorica e quella pratica, breve volo di ambientamento con decollo e atterraggio presso l’Aeroporto di Ancona-Falconara con un velivolo ad elica dell’Aeronautica Militare Siai 208, è risultata la migliore. E così insieme ai primi 10 studenti classificati, ha trascorso 10 giorni presso il 60*Stormo di Guidonia dove ha volato con un aliante biposto al fianco di un istruttore.

«Terminate le superiori, probabilmente mi iscriverò a Ingegneria Aerospaziale a Torino e a gennaio proverò ad entrare all’accademia del volo» dice Jenny. «Vogliamo dare un messaggio ai giovani. Le donne hanno sempre avuto un ruolo fondamentale per Ancona e oggi sono diventate protagoniste nel rapporto tra mare e città» afferma l’assessore alle Politiche Educative Tiziana Borini. «Vogliamo fare progetti con le scuole per sfatare lo stereotipo che le donne in mare portano male. In cantiere, per settembre, c’è un’iniziativa importante» riferisce Laura Pergolesi, presidente Forum delle Donne.

 

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