Ancona-Osimo

Area Marina del Conero, Legambiente presenta un dossier

L’ultimo censimento ha classificato 133 specie animali di cui 6 di anfibi, 26 di rettili, 92 di uccelli tra cui il falco pellegrino e 26 mammiferi. Il promontorio è un punto di riferimento per la migrazione di falchi pescatori, cicogne, aquile e rondini. Tra le specie a rischio estinzione il “cavalluccio di mare”, il “mosciolo” e il rospo smeraldino

Portonovo (Foto: Parco del Conero)

ANCONA- L’Area Marina del Conero è stata una delle protagoniste del Festival del Parco del Conero che in questi giorni ha fatto registrare un bilancio più che positivo. Durante uno degli eventi in programma, Legambiente Marche ha presentato dei dati raccolti in un dossier ed ha ribadito l’importanza della sua costituzione. Lo studio ha preso in considerazione gli aspetti fisici, biologici e geomorfologici della zona in questione, ponendo in evidenza la ricchezza della flora e della fauna, costituite per la maggior parte da organismi con caratteristiche uniche che si sono adattati all’ambiente circostante. L’ultimo censimento ha classificato 133 specie animali di cui 6 di anfibi, 26 di rettili, 92 di uccelli tra cui il falco pellegrino e 26 mammiferi. Oltre a questa ricchezza, il promontorio è un punto di riferimento per la migrazione di falchi pescatori, cicogne, aquile e rondini. Tra le specie a rischio estinzione ci sono il “cavalluccio di mare”, il “mosciolo” e il rospo smeraldino, specie oggetto di tutela a livello nazionale ed europea.

Festival Parco del Conero
(Foto: Parco del Conero)

La legge quadro nazionale 394/91 riproponeva l’area tra quelle di reperimento delle AMP ma per ora, la sua costituzione è rimasta sulla carta. La presidente di Legambiente Marche, Francesca Pulcini, ha ribadito la necessità della costituzione dell’Area Marina protetta, in accordo con l’Ente Parco, e l’esigenza di un modello di gestione innovativo, in grado di tenere insieme terra e mare, con una discussione matura, proficua e che guardi alle reali esigenze dell’ambiente e del territorio, di cittadini e operatori locali.

«La tutela del Conero significa conservare nel miglior modo possibile la natura costiera e marina. La gestione razionale di queste bellezze naturali inestimabili significherebbe compiere un importante passo avanti nella tutela della biodiversità e un’occasione per rilanciare l’economia della nostra regione- spiega Pulcini-. Vista l’importanza che il Conero ha negli areali, la sua posizione strategica potrebbe diventare fondamentale al fine di salvaguardare queste specie animali e vegetali che vivono nel mare, enfatizzando il più possibile il ruolo di quegli elementi che assolvono la funzione di connessione tra le aree naturali di maggiore dimensione e importanza ecologica».

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