Ancona-Osimo

Un docufilm (e un’app) contro gli incidenti da alcol e droghe: «Tra Ancona, Falconara e Senigallia incidenti da movida»

Fascia costiera tra Ancona nord, Falconara marittima e Senigallia: è qui che si registrano incidenti stradali connessi all’uso di determinate sostanze alcoliche o stupefacenti

Un momento della presentazione del docufilm. Oltre 200 i giovani coinvolti

ANCONA – Sono stati presentati ieri, alla Mole vanvitelliana di Ancona, il docufilm realizzato dal giornalista Luca Pagliati e la campagna di prevenzione di incidenti stradali causati da droga e alcol. L’evento – titolato No alcol, no drugs, no crash – è destinatario di un ingente fondo da parte della presidenza del consiglio dei ministri: ben 435mila euro.

Comune e polizia locale di Ancona sono i soggetti capofila del progetto, che coinvolge, oltre al capoluogo regionale, anche Falconara e Senigallia. Un’iniziativa, quella di ieri, che costituisce lo step centrale di una campagna di promozione di attività di comunicazione mirate alla prevenzione e al contrasto agli incidenti stradali correlati ad alcol e droga.

I comandanti della polizia locale delle tre province coinvolte

Oltre 200 gli studenti degli istituti superiori, con al seguito docenti e dirigenti. Ad assistere, persino i gestori dei locali notturni, assieme alla sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, e alla comandante della polizia locale, Liliana Rovaldi. Il docufilm – come dicevamo – è stato realizzato dall’autore e regista, Luca Pagliari.

A spiegare la genesi di tutto questo, è stata la comandante Rovaldi, sul palco con le omologhe di Senigallia, Barbara Assanti, e di Falconara, Luciano Loccioni: «Lo scorso anno, la polizia locale di Ancona – ha spiegato Rovaldi – aveva partecipato ad un bando riservato ai capoluoghi di regione o di provincia per la selezione di progetti per la promozione, il coordinamento e il monitoraggio sul territorio nazionale di attività di prevenzione, sperimentazione e contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata».

Un bando che – stando a quanto ha riferito – permetteva di coinvolgere anche i comuni limitrofi. Di qui, l’idea di far prendere parte all’iniziativa anche alle vicine Falconara e Senigallia, i cui sindaci hanno firmato con Ancona un accordo di partnerariato con il quale si impegnano ad attuare quanto previsto nel progetto presentato.

Il giornalista Luca Pagliari

Illustra ancora la numero uno dei vigili anconetani, sul palco della Mole: «Il progetto si è poi concretizzato in una convenzione stipulata tra il comando della polizia locale dorica e la presidenza del consiglio. Il progetto interessa la fascia costiera a nord della provincia di Ancona, compresa tra Ancona, Falconara marittima e Senigallia. Proprio lungo questa direttrice – ha riflettuto Rovaldi – si verificano incidenti stradali connessi all’uso di determinate sostanze alcoliche o stupefacenti, come testimoniano i dati delle polizie locali e delle forze dell’ordine. Incidenti stradali che si registrano ovviamente soprattutto d’estate e soprattutto nelle località della movida serale e notturna, oggetto anche di migrazione da una città all’altra».

Nessun attore, nel docufilm, ma testimonianze dirette: a partire dalle pattuglie degli agenti fino ad arrivare alle voci degli amici di Francesco (Saccio) Saccinto, ragazzino falciato, dieci anni fa, da un autista ubriaco. Sono stati proprio i genitori di Saccio a dare vita all’associazione ˈRose bianche sull’asfaltoˈ. E non mancano, nel docufilm, le testimonianze degli amici del giovane.

Non solo, però, coinvolgimento filmografico passivo, però, perché il progetto si svilupperà su altri tre punti: il primo è a carattere repressivo, con l’aumento del controllo delle polizie locali e con il potenziamento dei servizi e della strumentazione specifica.

Il secondo è l’utilizzo innovativo e sperimentale di una intelligenza artificiale”, Pelta Sicurezza urbana: «Grazie a dati demografici, socio economici e territoriali ma anche a quelli relativi alla incidentalità, il sistema elabora un quadro di previsione, con luogo e ora, allertando le pattuglie nelle zone dove è più probabile che possano verificarsi incidenti stradali legati ad alcol o droga – spiegano gli esperti –. Di conseguenza, si potranno effettuare servizi mirati di controllo riducendo il rischio di sinistri con feriti o addirittura mortali».

E poi, ecco il terzo punto, legato alla prevenzione e alla cultura della sobrietà. Verrà infatti divulgata sui social una campagna informativa (iniziata col docufilm di Pagliari) che sarà accompagnata anche da incontri pubblici nelle scuole alla presenza di almeno quattro mila studenti. Sono previste iniziative ludiche e di simulazione nei luoghi della movida con l’ausilio della più recente tecnologia, come la realtà aumentata.

Nelle piazze e nei luoghi maggiormente frequentati polizia locale e Croce rossa italiana incontreranno la popolazione per mostrare gli effetti dell’abuso di alcol e droghe alla guida dei veicoli e i rischi sulla salute. I contenuti e le modalità di realizzazione delle varie azioni di prevenzione saranno concordate con consulenti psicologi.

Tra gli strumenti anche un’ app per migliorare la consapevolezza dello stato psicofisico del conducente: basta inserire, in modo rigorosamente anonimo, valori quali sesso, età, peso, quantità di alcol che si è bevuto: sulla base delle tabelle del Ministero della Salute relativamente alla stima per il superamento del tasso alcolemico legale per la guida, l’app attiverà un alert che consiglia al soggetto se mettersi alla guida o meno.

Dal comando della polizia locale di via dell’Industria, fanno sapere che «è stata avviata da alcuni mesi la fase iniziale del progetto che prevede la formazione per i dipendenti polizia locale circa le nuove strumentazioni, lo studio della campagna di comunicazione, l’acquisto degli uffici mobili che potranno coprire i punti caldi del territorio e l’acquisizione della licenza per il sistema Pelta. Effettuati già anche svariati pattugliamenti. La campagna proseguirà a breve con tutto il resto del programma a partire dagli incontri nelle scuole cui parteciperà lo stesso autore del docufilm».

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