Ancona-Osimo

Distrazione e mancato rispetto delle regole. Così la provinciale del Conero diventa pericolosa

Secondo il comandante della Polizia Stradale delle Marche, Alessio Cesareo: «La strada è ricercata dagli amanti delle due ruote proprio per i suoi tornanti. A volte manca la percezione del pericolo, invece ci vuole molta attenzione». Il 25 aprile l'ultimo incidente costato la vita ad un giovane centauro

incidente

ANCONA- Una strada maledetta la provinciale del Conero, troppo spesso teatro di incidenti, molte volte mortali. Una strada insidiosa soprattutto per i centauri che con l’arrivo della bella stagione preferiscono muoversi sulle due ruote. Un’uscita in moto, percorrendo le curve del Monte Conero, in più occasioni si è trasformata in tragedia. Ieri pomeriggio, martedì 25, l’ultimo dramma, costato la vita ad un operaio 22enne di Porto Recanati. La sua giovane vita si è spezzata a un chilometro dal bivio del Poggio. Il ragazzo, in sella alla sua Yamaha e in compagnia di due amici, all’improvviso in curva ha sbandato ed è finito contro il guardrail. Un impatto talmente violento da sbalzare il giovane sull’erba. Nonostante i soccorsi, per il 22enne non c’è stato nulla da fare. Ma questo è solo l’ultimo incidente di una lunga serie.

Per quale motivo la provinciale del Conero è così pericolosa? «La strada non è pericolosa. Spesso la causa degli incidenti sono le norme di comportamento non rispettate, la mancanza di attenzione. Con l’arrivo delle belle giornate e dell’estate, la provinciale del Conero si popola di moto e automobili. A volte manca la percezione del pericolo, invece ci vuole molta attenzione. La strada è ricercata dagli amanti delle due ruote proprio per i suoi tornanti, è uno degli itinerari che più si prestano – spiega Alessio Cesareo, comandante Polizia Stradale delle Marche-. Questi percorsi sono da noi attenzionati ma non possiamo essere sempre presenti. Possiamo però reclamare l’attenzione di chi si trova a percorrere questa strada».

Puntualmente quindi, con l’arrivo delle bella stagione si verifica una recrudescenza di questi episodi. Non solo distrazione e mancato rispetto delle norme stradali: in passato anche l’attraversamento di cinghiali è stato causa di incidenti sulla provinciale del Conero.

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