Ancona-Osimo

Il disagio psicologico nelle carceri delle Marche, il punto del Garante. Più detenuti e meno personale del dovuto

Il quadro della situazione illustrato dal Garante regionale Giancarlo Giulianelli. In primo piano la carenza di personale sanitario per affrontare le criticità

Il Garante regionale Giancarlo Giulianelli nel corso della conferenza sulla situazione all’interno degli istituti penitenziari marchigiani

ANCONA – Disagio psicologico, patologie psichiatriche, atti di autolesionismo. Uno spaccato  della realtà all’interno degli istituti penitenziari che desta preoccupazione e induce a una riflessione di più ampio respiro, come quella proposta dal Garante Giancarlo Giulianelli per fare il punto della situazione.

«Non basta più accendere i riflettori – dice – soltanto quando si è al cospetto di gesti estremi. Non basta più semplicemente fotografare, occorre intervenire. Ma al momento ci troviamo in una situazione di profondo stallo, con notizie che rischiano di aggravarla ancora di più».

In base al monitoraggio effettuato dal Garante le patologie più diffuse, soprattutto negli istituti maggiori, sono quelle psichiatriche (diversi anche i detenuti in terapia psicotropa) e a seguire le problematiche cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari. Ovviamente le tossicodipendenze hanno una loro rilevanza come pure i tentativi di suicidio e si registrano diversi scioperi della fame. Nota dolente, come evidenziato da Giulianelli,  sugli atti di autolesionismo, con un picco di 187 nel 2023 a Montacuto.

Una situazione generale resa ancora più fluida dai trasferimenti dei detenuti con ingressi che, oltre a rendere oscillante il sovraffollamento, possono introdurre nuove patologie, nuovi casi di disagio che non sempre sono individuabili fin da subito (e anche su tale aspetto il Garante intende attivare un monitoraggio specifico). 

L’assistenza negli istituti

I dati Prap (Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria) di Emilia Romagna e Marche indicano che al 31 dicembre 2023 erano presenti complessivamente negli istituti penitenziari 17 psicologi (5  per Montacuto e Barcaglione, uno Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone, 6 Villa Fastiggi) e 17 funzionari per il  giuridico pedagogico dell’ area trattamentale (6 per Montacuto e Barcaglione,  3 Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone e 3 Fermo) con quattro responsabili (uno per entrambe le strutture di Ancona e nessuno a Fermo).

Detto questo, il problema dei problemi resta quello dell’assistenza, della presenza di personale adeguato che rischia di assottigliarsi sempre di più. Delle ultime settimane una nota che il Prap di Emilia Romagna e Marche ha fatto pervenire al Ministero della Giustizia. A causa di un ulteriore taglio dei fondi a disposizione, infatti, si prospetta una riduzione di ore per l’assistenza psicologica mensile dei detenuti, con una media di circa 20 minuti per ognuno.

Andando ai dati evidenziati dal Prap, per quanto riguarda le Marche,  Barcaglione e Montacuto  avrebbero a disposizione 149 ore  a fronte di 416 detenuti, Villa Fastiggi 112 per 244, Marino del Tronto 58 per 92, Fossombrone 34 per 85; Fermo 35 per 57.

«Non possiamo che condividere – sottolinea Giulianelli –  la preoccupazione esternata dal Provveditore Gloria Manzelli. Abbiamo rappresentato più volte le innumerevoli criticità legate alla carenza di personale sanitario negli istituti penitenziari, anche a fronte di un aumento del disagio psicologico. L’ulteriore riduzione delle ore per quanto riguarda l’assistenza andrebbe ad aumentare le problematiche esistenti».  

E il Garante ribadisce il suo appello affinchè si crei una nuova alleanza per fronteggiare la situazione. «Chi ha il potere di farlo agisca. Le carceri non possono essere considerate – aggiunge – l’ultimo dei problemi di questo Paese. Tutt’altro. Maggiore attenzione, più personale in tutti i settori, ambienti strutturalmente idonei, incremento delle attività trattamentali in grado di riempire il vuoto che circonda il detenuto e, quando possibile, lo aiuti anche sul versante dell’attività lavorativa al momento del fine pena».

Le presenze

Aggiornamento presenze negli istituti penitenziari marchigiani (Report mensile del Ministero di Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria). Al 31 marzo 2024 risultavano complessivamente presenti 892 (288 stranieri e 21 donne) detenuti, per una capienza di 837 unità. Ne risultano 705 con condanna definitiva, 105 in attesa di primo giudizio, 81 con condanna non definitiva. Andando ad un esame per singola struttura, a Montacuto le presenze sono pari a 323 unità (109 stranieri) su una capienza regolamentare di 256. A Barcaglione 98 detenuti (40) su 100 posti disponibili. Per quanto riguarda Marino del Tronto di Ascoli Piceno i detenuti sono 89 (21) su 103; a Fermo 53 (18) su 43; a Villa Fastiggi di Pesaro 245 (98 stranieri e 21 donne) su una capienza di 153. Infine, Fossombrone con 84 detenuti di cui 2 stranieri per 182 posti disponibili. La minor presenza è dovuta, come sempre ai lavori di ristrutturazione.

Sul versante degli agenti di Polizia penitenziaria ne risultano presenti 125 (su 176 previsti) a Montacuto, 56 (su 67) a Barcaglione, 133 (su162) a Marino del Tronto, 45 (su 49) a Fermo, 87 (su 129) a Fossombrone e 141 (su188) a Pesaro.

La Rems di Macerata Feltria

Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Macerata Feltria, gli ospiti presenti all’8 aprile del corrente anno risultano 24 (22 uomini e due donne) con una fascia di età compresa tra i 23 e i 62 anni. Tredici persone sono in attesa di poter accedere alla struttura. All’interno della Rems operano diverse figure professionali, tra direttore sanitario, coordinatore, responsabile medico psichiatra, medici , coordinatore infermieristico, infermieri, educatori professionali  e operatori socio sanitari.

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