Ancona-Osimo

Della Valle ai giovani: «Abbiate buone idee e determinazione. Rimanete a lavorare nelle Marche»

Di fronte ad una platea gremita di giovani e alla presenza di numerose autorità, l’imprenditore marchigiano ha raccontato la sua storia, consegnando a studenti e dottori di ricerca consigli per il loro lavoro, per il loro futuro

Diego della Valle e il Rettore Sauro Longhi

ANCONA- «La vera regola è avere buone idee, poi a determinare il risultato è la forza di volontà. Rimanete a lavorare nelle Marche». È Diego Della Valle l’ospite d’onore del Dottorato Day che come di consueto apre il Your Future Festival organizzato dall’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con il Comune di Ancona. Di fronte ad una platea gremita di giovani e alla presenza di numerose autorità, l’imprenditore marchigiano ha raccontato la sua storia, lasciando a studenti e dottori di ricerca preziosi consigli per il loro lavoro futuro. Da piccola azienda  di scarpe a Casette D’Ete, Diego Della Valle è riuscito a creare un brand conosciuto in tutto il mondo.

Diego della Valle

«Noi siamo una famiglia di Casette D’Ete, partivamo di notte per andare a vendere le scarpe. La strada più dura l’ha fatta mio padre, a me ha dato una mano la grande reputazione che si era costruito nel settore- racconta il presidente di Tod’s-. Ho iniziato a studiare Giurisprudenza a Bologna ma ho lasciato perché volevo fare il lavoro di mio padre. La tenacia e la fortuna mi hanno aiutato. Ai giovani dico: quando avete delle idee state attenti ad avere poi la determinazione necessaria per portarle avanti».

Con il tempo, la Tod’s da azienda familiare è diventata azienda quotata in borsa. «Io e mio fratello non abbiamo intenzione di fare cose diverse da quelle che stiamo facendo ora, anche se per qualcuno sarebbe più conveniente produrre all’estero. Anche da noi conta il risultato ma prima vengono le persone che ci circondano. Le cose si possono fare anche qua, in Italia, nessuno le fa meglio – ha rimarcato Della Valle -.

Può rendere di meno ma gli imprenditori devono tentare di rimanere a casa nostra. Se tutti facessimo conti matematici il Paese rimarrebbe vuoto di tutto e questi 100 ragazzi farebbero fatica a trovare lavoro. Mettere le persone al centro delle cose non rallenta la crescita dei gruppi. Si può scegliere di fare l’imprenditore per essere il migliore o per diventare ricco, oppure per essere un coagulatore di energia e mettere la fortuna che produce a disposizione degli altri, del territorio. Questa è la strada che preferisco».

Il presidente di Tod’s si è soffermato a parlare anche delle zone colpite dal terremoto e degli stabilimenti costruiti a Serravalle del Chienti nel ’97 e recentemente ad Arquata del Tronto. «Le aziende possono dare una mano al territorio. Le persone ci hanno chiesto una cosa semplice: il lavoro, non regali. Tra un mesetto comincerò a portare imprenditori in quelle zone in modo che investano e producano reddito. Ad Arquata del Tronto abbiamo costruito uno stabilimento in 9 mesi, come si possono fare fabbriche penso si possono anche fare case. Abbiamo in progetto di realizzare moduli abitativi prefabbricati dove però le persone possano abitare per sempre, non provvisorie come le Sae».

Della Valle conclude lasciando ai cento dottori di ricerca un ultimo messaggio: «se potete restare nelle Marche. Rimaneteci perché, anche se giro il mondo, non cambierei questa regione con nessun’altra».

Nella foto da sinistra: Marasca, Longhi e Della Valle

Ad aprire la cerimonia dedicata al conferimento del titolo di Dottore di Ricerca per l’a.a. 2016/17, l’intervento del rettore dell’Univpm, Sauro Longhi. «Le università devono stare al centro dello sviluppo dei territori. Chiedo il vostro aiuto perché possiate contribuire alle scelte del Paese per un futuro fatto di competenze basate sulla conoscenza – dichiara il rettore rivolgendosi ai circa 100 Dottori di Ricerca in platea-. Quest’anno affronteremo un tema più che mai attuale riassunto da tre parole: unicità, diversità e parità. Sono convinto, che aprendo le porte delle nostre aule al confronto di idee ed esperienze, si possa offrire occasioni di incontro per valorizzare le unicità di ognuno ma anche le diversità per garantire parità di ruoli e di opportunità».

«Cinque anni fa abbiamo sposato immediatamente l’iniziativa del Your Future Festival- afferma l’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Ancona, Paolo Marasca-. Il Festival è luogo di crescita all’interno del quale le persone sono messe di fronte al loro futuro e in un certo senso, artefici del loro futuro».

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