Ancona-Osimo

Documento di Economia e Finanza, le misure per famiglie e lavoratori

La consulente del lavoro Chiara Carletti illustra i principali interventi del Def approvato l'11 aprile: «Ulteriore taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi medio bassi»

ANCONA – Il Consiglio dei ministri l’11 aprile ha approvato il Def, il Documento di Economia e Finanza che rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria del Paese. Nello scenario tendenziale contenuto nel documento, il Pil è previsto in crescita dello 0,9% nel 2023, mentre il Pil tendenziale per il 2024 è all’1,4%d all’1,3% nel 2025 e all’1,1% nel 2026.

Chiara Carletti
Chiara Carletti

«La linea programmatica del documento si sviluppa intorno a tre punti cardine: il sostegno alle famiglie, con particolare riguardo alle famiglie numerose, l’incentivo allo sviluppo delle imprese con un rilancio degli investimenti, e la sostenibilità dei conti pubblici con la graduale riduzione di deficit e debito – dice Chiara Carletti, consulente del lavoro del Centro Studi di Ancona -. Nel comunicato ufficiale del Ministero che presenta il Documento di Economia e Finanza, si legge infatti la volontà del Governo di intervenire nuovamente con un ulteriore taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi medio bassi».

Con la legge di Bilancio 2023, ricorda Carletti, era stato previsto un aumento del taglio già esistente dello 0,8% dei contributi a carico del lavoratore, portandolo a un 3% per i redditi fino a 25mila euro e un 2% per quelli fino a 35mila euro.

«Da quanto si evince dal Def – prosegue – la volontà del Governo è quella di aumentare questo valore del 3% di un punto percentuale. In questo modo, applicando questo ulteriore taglio, si punta a sostenere il potere di acquisto delle famiglie e, come si legge nella stessa nota del Governo, a contribuire alla moderazione della crescita salariale. Se infatti volessimo dare una stima e un valore a queste percentuali potremmo dire che un lavoratore con una retribuzione di 25mila euro, così come stimato dal Sole 24 ore, già dal precedente taglio al 3%, potrebbe ottenere circa 493 euro in più nella sua busta paga».

Sempre a sostegno delle famiglie e dei consumi, il ministro Giorgetti «ha definito come essenziale e prevedibile un’ulteriore proroga dell’aiuto sul caro bollette per il secondo semestre del 2023 oltre ad annunciare che nella riforma fiscale verranno privilegiate le famiglie numerose e la tutela alla maternità. Il Def si delinea quindi non solo come un documento programmatico della spesa pubblica – dice la consulente del lavoro -, ma come occasione per rimarcare le linee essenziali di quelle che sono le politiche sociali di questo Governo».