Ancona-Osimo

David Francescangeli applaude le Feste del Rugby

Il Presidente del Cus Ancona Rugby ritorno sul successo della tappa anconetana che ha visto centinaia di giovani rugbisti partecipare: «Una disciplina straordinaria dal punto di vista educativo. Se capiamo le esigenze dei giovani tutto diventa più facile»

David Francescangeli e Mauro Bergamasco testimonial dell'evento
David Francescangeli e Mauro Bergamasco testimonial dell'evento

ANCONA- La tappa anconetana delle Feste del Rugby è stata, all’unanimità, riconosciuta come un successo sia in termini numerici che in quelli prettamente contenutistici. I tantissimi giovani rugbisti, insieme con gli educatori messi a disposizione dalla Polfer e dagli altri enti organizzatori, hanno potuto vivere due giorni di divertimento e crescita (leggi l’articolo), abbinando la passione per lo Sport all’educazione civica. Tutto ciò è stato reso possibile anche dalla collaborazione con alcune realtà cittadine, tra cui il Cus Ancona, nello specifico attraverso la sua Sezione Rugby.

«Ero sicuro di una risposta di queste proporzioni (più di 1.600 partecipanti ndr) dei giovani rugbisti – commenta David Francescangeli, presidente della società dorica – ma ogni volta mi stupisco. È incredibile come ogni volta tutto questo entusiasmo mi insegni cosa significa fare sport con spensieratezza, passione e lealtà». Una manifestazione riuscita alla perfezione in cui Ancona, come città e istituzioni, si è fatta trovare pronta: «La nostra città è perfettamente all’altezza di eventi simili. La nostra amministrazione comunale è collaborativa ed è in grado, sindaco in primis, di appassionarsi agli eventi. Grandi meriti anche alle società sportive che sanno farsi in quattro con competenza e professionalità, il tutto aggiunto alle strutture ricettive limitrofe e all’impiantistica che, nel caso del Rugby, ha pochi rivali».

Il Rugby, uno dei mezzi più importanti per veicolare altri contenuti, come quelli dell’educazione civica e ferroviaria nell’occasione: «Si tratta di una disciplina straordinaria da questo punto di vista, ma è la voglia, il desiderio dei giovani di essere educati che noi dobbiamo percepire prima e cogliere al volo. Se capiamo questa esigenza tutto diventa più facile».

Una Gallery delle immagini dell’evento organizzato congiuntamente da FIR, ANSF e POLFER (foto: Questura di Ancona)

 

Ti potrebbero interessare