Ancona-Osimo

I dati delle varianti nelle Marche: «Inglese nel 58% dei tamponi»

Un numero che colloca la regione oltre la media nazionale. A rilevarlo è il direttore dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, Marco Pompili

ANCONA – Variante inglese, la percentuale nelle Marche è più alta della media nazionale. A dirlo è il direttore dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche Marco Pompili che tiene costantemente monitorato l’andamento della situazione epidemiologica nelle Marche.

«Dall’ultima estrazione random settimanale compiuta è emerso che la presenza della variante inglese è prevalente nei campioni analizzati – ha spiegato Pompili all’agenzia Dire -, nel 58% a livello regionale rispetto al 54% a livello nazionale. L’incidenza regionale della variante inglese è più alta rispetto alla media nazionale ma rispetto alle settimane scorse la forbice tra dato regionale e nazionale si è persino assottigliato – continua Pompili -. Le altre varianti? Secondo l’estrazione dell’ultima settimana abbiamo il 4,8% di casi di variante brasiliana. La variante inglese è molto presente nella provincia di Ancona ma anche in diverse aree del maceratese e nell’ultima settimana ci sono stati alcuni casi anche in provincia di Pesaro Urbino e Ascoli Piceno».

Pompili ribadisce la sua fiducia nel sistema sanitario regionale. «Come ripeto da diverse settimane la situazione epidemiologica è complessa – conclude – si registra un’incidenza molto forte a livello nazionale e in alcune Regioni con diversificazioni a livello territoriale. Fatta questa premessa devo dire che la macchina sanitaria della nostra Regione ha le capacità e le competenze per resistere e mettere in campo tutte le azioni necessarie per uscire da questo periodo così lungo e difficile».

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