Ancona-Osimo

Fruttivendolo pestato per la spesa gratis, il rom resta in carcere

Il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta per la remissione in libertà del 48enne accusato di estorsione aggravata e lesioni personali nei confronti di un negoziante egiziano di Falconara

Il 48enne prima di essere portato in carcere
Il fruttivendolo Shehta Gaber Ahmed Ahmed Habib aggredito
Il fruttivendolo Shehta Gaber Ahmed Ahmed Habib aggredito

FALCONARA – Il rom arrestato per aver picchiato un fruttivendolo dal quale pretendeva di fare la spesa gratis resterà in carcere. Oggi il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta avanzata dal suo avvocato Pietro De Gaetani che aveva chiesto la remissione in libertà dopo la convalida in carcere del gip Carlo Cimini (il 10 agosto scorso). Il 48enne, nell’interrogatorio di garanzia aveva sostenuto di non essere stato lui a rompere il naso al negoziante Shehta Gaber Ahmed Ahmed Habib, il 17 luglio, fuori dalla pizzeria Mary, in via Fratelli Bandiera. Il suo legale ha chiesto al collegio dei giudici di acquisire quella registrazione perché contenente dichiarazioni a favore del 48enne, ristretto nel carcere di Montacuto. Stando al rom infatti non sarebbe stato lui il primo a colpire il fruttivendolo, con un calcio alla gamba destra, per farlo cadere a terra. Successivamente alla caduta il negoziante era stato preso a calci e pugni e aveva riportato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni. Il particolare sarebbe stato confermato anche dalla stessa vittima che avrebbe riconosciuto l’autore del calcio come un uomo con accento napoletano e un cappellino in testa. Particolari non riconducibili, sempre stando alla difesa, al rom arrestato.

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