Ancona-Osimo

Sfonda una vetrina a calci poi fugge sanguinando: «Mi hanno aggredito degli spacciatori», arrestato

È successo a Falconara, poco prima di mezzanotte. Un nordafricano è stato bloccato dai carabinieri lasciando una scia di sangue tra il centro abitato e l’arenile dopo la spaccata in un negozio

FALCONARA – Fugge dopo aver sfondato una vetrina di un negozio a calci procurandosi una grave ferita al polpaccio. Paura poco prima di mezzanotte quando tre pattuglie dei carabinieri sono intervenute lungo la via Flaminia dove un nordafricano ha lasciato una lunga scia di sangue, passando per il
sottopasso dell’ex disco, in via Trieste, della piattaforma Bedetti.  Si tratta di un marocchino di 22 anni che è fuggito dopo aver visto arrivare i militari. «Mi hanno aggredito degli spacciatori», ha provato a dire per sfuggire alle manette giustificando così la ferita.

Invece, stando ai carabinieri, aveva tentato un furto in un negozio che si occupa di assistenza a computer ma si è ferito con i vetri. Una volta arrivato in spiaggia è stato preso e arrestato. Era sulla battigia. Sul posto il 118 e la Croce Gialla che ha portato l’extracomunitario in ospedale perché perdeva ancora sangue dalla vistosa ferita. Un passante, transitando a piedi sulla Flaminia, ha udito un rumore di vetri infranti ed ha immediatamente allertato il 112 dei Carabinieri. Sul posto è arrivata una pattuglia del Norm di Ancona ed una della Tenenza di Falconara Marittima. È stato subito accertato che vi era stata una tentata intrusione e che sulla vetrina infranta dell’attività vi erano copiosissime tracce di sangue, verosimilmente causate proprio dalla rottura della vetrina. Ai militari non è restato altro che seguire la scia sul marciapiede e, attraverso il sottopasso arrivare fin sulla battigia, dove lo straniero, già noto alle forze dell’ordine, veniva trovato, ansimante ed in un lago di sangue.

Il giovane, già arrestato dagli stessi carabinieri nel febbraio del 2018 dopo la tentata rapina di un tabaccaio a Falconara e nuovamente arrestato, sempre dai militari di Falconara, a Rimini, nell’agosto successivo, quando aveva tentato di evadere dai domiciliari dopo essersi disfatto del braccialetto elettronico, mostrando una evidentissima lacerazione al polpaccio destro, si giustificava subito dicendo di essere stato aggredito da alcuni spacciatori non meglio identificati, per questioni di droga. Stessa versione che ripeteva ai militi della Croce Gialla intervenuti sulla battigia per i primi soccorsi.

Le immagini della rapina in tabaccheria

Ciononostante, il quadro è sin da subito apparso inequivocabile ed il nordafricano è stato prontamente tratto in arresto dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato. Nella stessa notte, su disposizione del pubblico ministero di turno, il marocchino è stato posto nuovamente in libertà a causa delle gravissime condizioni di salute (lacerazione del tendine d’Achille) e dell’imminente necessità di essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale di Torrette, dove tuttora è ricoverato.

Il proprietario dell’attività in seguito ha potuto constatare che, a parte la vetrina infranta, nulla mancava dal negozio anche perché, fatta eccezione per alcuni apparecchi in riparazione, l’esercizio non custodisce alcun valore o contanti al suo interno.

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