Ancona-Osimo

Esalazioni dalla raffineria, ci sono 16 indagati

La Procura ha già inviato le notifiche, questa mattina, e riguardano l'amministratore delegato Giancarlo Cogliati più 15 vertici dell'Api per il trafilamento di idrocarburi da una cisterna. Tra i reati contestati dal pm Irene Bilotta anche quelli ambientali. Le parti offese sono 1035, cittadini che hanno sporto denuncia dopo l'aria irrespirabile e che possono ritirare gli atti in Comune

Il sopralluogo dei vigili del fuoco dopo le prime esalazioni (Foto: Ondaverde Onlus)

FALCONARA – Ci sono 16 indagati per l’aria irrespirabile dovuta alle esalazioni di idrocarburi dall’Api. La Procura ha notificato gli avvisi di garanzia questa mattina, attraverso i carabinieri della Tenenza di Falconara e ai carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico). I reati ipotizzati dal pm titolare del fascicolo, Irene Bilotta, vanno da emissione di esalazioni nocive e moleste a inquinamento ambientale colposo nonché lesioni personali derivanti dai i reati sopra menzionati. Reati contestati già con l’apertura del fascicolo avvenuto a metà aprile e dopo il trafilamento dalla cisterna TK61 che era inutilizzata da febbraio perché in manutenzione. Le parti offese, che verranno informate anche loro della notifica degli avvisi disposti dalla Procura, sono 1035: tutti cittadini che si erano rivolti ai carabinieri per denunciare la situazione dell’aria irrespirabile subita per una settimana.

Gli avvisi di garanzia riguardano l’organigramma locale dell’Api (i vertici), al quale la Procura ha chiesto accesso tramite i carabinieri del Noe, compreso l’amministratore delegato Giancarlo Cogliati, 63enne lombardo. Sono stati inviati perché è in programma un accertamento irripetibile e le parti dovevano essere dunque informate per avere tempo di partecipare con un proprio consulente. Qualcuno ha ricevuto l’avviso direttamente in tribunale ad Ancona, dove questa mattina era in corso un’udienza per la morte di Francesco Fiore, l’operaio rimasto ucciso dopo un incidente avvenuto in raffineria il 30 maggio 2013, quando venne travolto da un getto di vapore bollente.

A causa del rilevante numero di parti offese nel procedimento iscritto, la Procura di Ancona ha disposto l’esecuzione della notifica per pubblici annunzi e mediante deposito al Comune di Ancona e di Falconara. Le parti offese sono invitate a recarsi nei luoghi indicati per prendere visione ed eventualmente copia degli avvisi di garanzia agli indagati.
(Servizio in aggiornamento)

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