Ancona-Osimo

Volontario stroncato da un malore in piazza Ugo Bassi, la Caritas: «Aveva fatto tutte le analisi e stava bene»

Daniele Traversetti, il volontario morto questa mattina, aveva fatto dei controlli medici da poco. Da dieci anni si prendeva cura dei poveri al centro caritativo "Giovanni Paolo II" che oggi pomeriggio ha chiuso per lutto. Indetta una veglia di preghiera per le 20.45, nella sede di via Podesti

Daniele Traversetti e la sede della Centro caritativo Giovanni Paolo II dove faceva il volontario
Daniele Traversetti e la sede della Centro caritativo Giovanni Paolo II dove faceva il volontario
Daniele Traversetti durante una campagna di raccolta di alimentari

ANCONA – «Hanno aiutato me e io adesso aiuto loro». Daniele Traversetti lo diceva sempre a chi gli chiedeva come era arrivato a fare il volontario alla Caritas. Mattina e sera era lì, al centro caritativo “Giovanni Paolo II”, in via Podesti. La sua seconda casa. Dava una mano a tutte le associazioni che gravitano attorno all’associazione caritatevole, il “Servizio di strada Onlus” e la “Mensa del Povero”. La notizia della sua morte, avvenuta questa mattina, in piazza Ugo Bassi, mentre si trovava a bordo di un Fiat Doblò insieme ad un altro volontario, ha gettato nello sconforto il mondo del volontariato dove Traversetti, che avrebbe compiuto 47 anni il prossimo 23 giugno, era molto benvoluto.
Alle 10 era partito con un altro volontario, Remo, per fare delle commissioni, a bordo del Doblò: ritiri di alimentari, acquisti, cose di routine. Lo faceva sempre, il giorno aiutava nella gestione e nella preparazione degli aiuti, la sera serviva pasti caldi e panini ai senzatetto.

A mezzogiorno lo aspettavano in sede per il pranzo. Non è mai tornato in via Podesti. «Si è piegato addosso all’altro volontario che guidava – racconta Simone Breccia, responsabile e operatore della Caritas – che ha fermato il veicolo chiamando i soccorsi. Non c’è stato nulla da fare. Per noi stava bene, non aveva disturbi di salute». Il Doblò si è fermato bruscamente in piazza Ugo Bassi, nell’area pedonale dove si trovano le fermate degli autobus. Inutile la rianimazione dei sanitari giunti sul posto. A stroncarlo è stato un malore. La salma non è stata restituita ai familiari per il funerale. È a disposizione della magistratura che dovrà stabilire se fare l’autopsia o solo un esame esterno. Traversetti non aveva patologie gravi.

«Aveva fatto le analisi poco fa – dice Stefania Papa, operatrice della Caritas – e andavano bene. Non aveva nessun fastidio. Anche stasera sarebbe dovuto essere qui con noi».
Alla Caritas era arrivato dieci fa, in coincidenza dell’apertura del centro caritativo. «Aveva perso il lavoro – continua Breccia – voleva darsi da fare e rendersi utile. Una persona molto umile, educata, sempre disponibile. Per noi era il nostro “Dany”».

Traversetti in passato aveva lavorato per una ditta di pulizie poi aveva fatto un tirocinio con la cooperativa Atlante. Abitava da solo ad Ancona e lascia la mamma, un fratello e una sorella. Quando il centro era chiuso andava a dare una mano alla “Mensa del Povero”, in corso Mazzini. «Per me era come un figlio – lo ricorda suor Pia Villani – veniva a darci una mano con il pranzo, una persona discreta che amava aiutare gli altri. Diceva sempre “Ho ricevuto aiuto e adesso anche io voglio aiutare”. La sua perdita ci addolora». Il centro caritativo oggi pomeriggio è rimasto chiuso in segno di lutto. Alle 20.45 si terrà una veglia di preghiera per il volontario Daniele, nella cappellina che si trova di fianco al centro di via Podesti, al civico 12. La veglia è aperta a tutti. Ancora da fissare il funerale.

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