Ancona-Osimo

Portavalori rapinato in A14 a colpi di kalashnikov, scacco alla banda (Fotogallery e Video)

La squadra mobile ha individuato tutti i componenti del commando che assalì il blindato della Fitist in autostrada, tra i caselli di Loreto e Ancona sud. La procura ha chiuso le indagini. Disposte 8 perquisizioni nel foggiano

ANCONA – Assalto al portavalori a colpi di kalashnikov, individuati tutti i componenti della banda che rapinò il mezzo blindato della Fitist lungo l’autostrada A14, il 30 settembre 2015. La procura dorica, titolare del fascicolo è il procuratore capo facente funzioni Irene Bilotta, ha chiuso le indagini questi giorni disponendo 8 perquisizioni a Cerignola, nel foggiano, città di residenza degli 8 indagati: tutti uomini di età compresa tra i 25 e i 45 anni. Quattro di loro, tra i quali Paolo Sorbo, ritenuto il capo della banda, sono già in carcere dopo gli arresti del 30 agosto 2017 (leggi l’articolo) avvenuto durante una operazione congiunta delle squadre mobili di Ancona, Firenze, Pisa e Foggia perché ritenuti gli autori dell’assalto a due portavalori a Pisa, sempre lungo l’autostrada e a quello in A14. All’appello mancavano altri componenti della banda. Quattro degli 8 indagati oggetto di perquisizioni, iniziate e concluse a metà aprile, sono a piede libero ma per loro dovrebbe scattare a giorni la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura dorica. Al mezzo blindato rapinato in A14, tra i caselli di Porto Recanati e Ancona sud, erano stati portati via dal commando 4 milioni e 700 mila euro. Il mezzo della Fitist viaggiava con un altro blindato ma per la scorta. Un colpo da professionisti, mai visto nella provincia dorica, con tanto di sparatoria in autostrada, auto incendiate e tir messi di traverso per bloccare il blindato.

Gli 8 indagati sono ritenuti gli autori materiali della rapina in A14 che vide il conseguente blocco della circolazione stradale. Sulla carreggiata furono buttati anche chiodi a tre punte per neutralizzare l’arrivo delle forze dell’ordine.

Un vero e proprio commando militare la cui identità dei responsabili è stata capillarmente ricostruita giorno dopo giorno dagli investigatori della squadra mobile di Ancona, diretta da Carlo Pinto, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dopo oltre due anni di intense e articolate indagini che hanno visto coinvolto poliziotti e mezzi in diversi fronti ed aree del territorio nazionale.

Al termine della complessa attività di indagine, la squadra mobile dorica ha depositato in Procura una copiosa informativa di reato dove venivano descritte in modo minuzioso tutte le risultanze investigative che ricostruivano minuto dopo minuto i momenti prima, durante e dopo la rapina.

Le perquisizioni sono state eseguite tutte contemporaneamente in zona Cerignola dalle varie articolazioni della polizia: squadra mobile di Ancona, Foggia e lo Sco.
Sorbo, anche lui di Cerignola, esperto in questo tipo di assalti ai portavalori, era già stato arrestato il 7 giugno 2016 dalla squadra mobile di Ancona mentre si trovava latitante in una casa colonica nella periferia di Cerignola, destinatario di una condanna definitiva a 17 anni di reclusione (che ora sta scontando) per aver commesso altre rapine sia in banca (consumate nelle Marche), sia ad altri furgoni portavalori (tra cui una rapina a Bologna commessa nel 2008). Durante l’arresto del pregiudicato la polizia riveniva e sequestrava in un casolare a disposizione del latitante, diverse bande chiodate, seghe a motore per il taglio dei tettini dei portavalori, 2 auto rubate, lampeggianti del tipo utilizzati dalla polizia, palette di segnalazione e documenti falsi.

Alcune immagini dei mezzi

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