Ancona-Osimo

Boss della droga preso ad Ancona, era pronto ad aprire un mercato dello spaccio

In manette Christian Libonia, 43 anni, di Taranto. La squadra mobile lo ha trovato in una abitazione del Piano ed è accusato di far parte di una banda di altri 10 pugliesi. Il sospetto è che stava preparando il terreno per permettere all'organizzazione criminale di penetrare nel mercato dorico

polizia volante

ANCONA – Droga di ogni tipo che veniva spacciata per 24 ore al giorno attraverso modi singolari come quello di calare i quantitativi dal balcone di casa, in un paniere legato ad una fune, come si faceva un tempo per prendere il pane consegnato a domicilio. Dietro il grosso giro di spaccio una banda radicata in Puglia per la quale sono scattati 11 arresti, uno dei quali è stato eseguito questa mattina nel capoluogo dorico, al Piano, in una abitazione di piazzale Loreto.

Lì la squadra mobile di Ancona diretta da Carlo Pinto, nell’ambito dell’operazione denominata “Bazar” coordinata dalla Procura di Taranto, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare per Christian Libonia, 43 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, originario di Taranto, è ritenuto uno dei boss dell’organizzazione pugliese e c’è il sospetto che si era spostato nelle Marche per permettere all’organizzazione criminale di penetrare nel mercato dorico dello spaccio di stupefacenti. Un progetto stroncato sul nascere perché è arrivata prima la polizia.

Gli agenti sono piombati in casa attorno alle 5, dormiva con la sua compagna, originaria della provincia dorica, sulla quale sono in corso accertamenti. La polizia si è messa sulle tracce di lei per arrivare a lui. Inizialmente è stato cercato in una abitazione di Filottrano senza esito poi la svolta fino al Piano. Portato negli uffici della squadra mobile ora si trova nel carcere di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ad Ancona gravitava almeno da gennaio. Dietro la banda grossi quantitativi di spaccio di droga variegata: eroina, cocaina, marijuana. Un vero bazar che proveniva da diverse province fino a Taranto. Le indagini hanno permesso di accertare centinaia di cessioni di stupefacente al giorno, per 24 ore, anche tramite l’uso di panieri che gli spacciatori (in Puglia) calavano dai balconi dalle loro abitazioni, con le funi, per venderli agli acquirenti senza praticamente muoversi di casa. Le vendite avvenivano anche attraverso le inferiate di cancellate e ringhiere di altrettante abitazioni collocate ai piani terra.

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