Ancona-Osimo

La Croce Gialla di Ancona cerca volontari. Caporalini: «Ci serve una mano per andare avanti»

Parla il presidente dell'ente dorico che evidenzia la necessità di persone per guidare i taxi sanitari e fare presenza nelle manifestazioni dove sempre più spesso è richiesta la presenza dell’ambulanza

Alberto Caporalini, presidente della Croce Gialla di Ancona

ANCONA – «Abbiamo superato il periodo più critico della pandemia senza tanti problemi grazie anche all’aiuto della cittadinanza ma ora siamo in difficoltà per quello che riguarda il discorso legato ai volontari». A parlare è il presidente della Croce Gialla di Ancona Alberto Caporalini.

E spiega: «Durante il periodo della pandemia la cittadinanza ci ha aiutato per l’acquisto dei tanti dispositivi di protezione individuale che di fatto hanno tutelato sia volontari che i dipendenti. Come Croce Gialla di Ancona grazie a questi dispositivi che continuiamo ad usare non abbiamo avuto nessun caso di contagio ne tanto meno nessuno è andato in quarantena a causa del covid 19. Nel periodo più critico della pandemia tanti servizi sono stati sospesi ma ora anche con la riapertura delle scuole diverse cose sono cambiate a cominciare dai taxi sanitari. Purtroppo siamo in difficoltà per quello che riguarda il discorso legato ai volontari. Per il momento riusciamo a coprire i turni con i dipendenti: d’altronde i servizi alla cittadinanza devono essere garantiti ma appare evidente che ci serve una mano per andare avanti».

Croce Gialla Ancona proprio in questi giorni ha organizzato un corso nuovo ma le iscrizioni sono ancora possibili. «Il servizio più impegnativo è senza dubbio quello legato al 118 ma abbiamo la possibilità di poter offrire delle alternative per chi in qualche maniera non se la sente di salire su questi mezzi. Cerchiamo volontari per i servizi secondari, taxi sanitari e per le manifestazioni dove sempre più spesso è richiesta la presenza dell’ambulanza dai concerti fino agli eventi sportivi. Tutti insieme possiamo dare una mano magari anche una volta alla settimana un impegno non gravoso per ognuno di noi».

Tra le categorie che potrebbero sposare la causa della Croce Gialla senza dubbio i pensionati. «Qualcuno crede che dopo una certa età bisogna stare a casa e invece le cose non stanno in questa maniera. Noi siamo pronti ad abbracciare pensionati che hanno voglia di dare una mano, possono benissimo fare il servizio dei taxi sanitari dove non è richiesto nessuno sforzo fisico. Al momento abbiamo alcune di queste persone in pensione da qualche anno che frequentano la sede e in più di una circostanza ci hanno detto che con questo impegno gli abbiamo ridato la vita, si sentono utili per qualcuno per non parlare poi del legame che si è creato con alcuni bambini che portiamo a scuola o nei vari centri di assistenza».

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