Ancona-Osimo

Crisi covid, il prof Gallegati: «Non ci sarà ripresa economica prima di tre-quattro anni»

Secondo l'economista la crisi scatenata dal covid farà sentire i suoi effetti almeno fino al 2025. In più il Pnrr, che punta sulla transizione ecologica, «prevede interventi solo di facciata»

ANCONA – «Prima di tre-quattro anni in Italia non ci sarà ripresa economica». A dirlo è l’economista Mauro Gallegati, docente di Economia all’Università Politecnica delle Marche, allievo di Giorgio Fuà ed Hyman Minsky, e visiting professor in diverse università, tra le quali Stanford, Mit e Columbia. 

«La situazione economica marchigiana – prosegue l’esperto – è lievemente peggiore di quella nazionale», ma in linea generale la crisi scatenata dalla pandemia ha colpito duro in tutto il Paese, oltre che in diverse economie mondiali, e questo avrà effetti per diversi anni anche sui redditi, come conferma anche uno studio condotto da RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE) e dall’International Monetary Fund che stima che l’impatto economico del covid continuerà a far sentire i suoi effetti anche nei prossimi anni, almeno fino al 2025, con una crescita della povertà.

Secondo Gallegati «per la ripresa ci vorrà del tempo», ma «molto dipenderà dall’evoluzione della pandemia, se ci saranno altre ondate o meno». L’economista spiega che neanche il Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, riuscirà così facilmente a risollevare le sorti economiche italiane: Gallegati motiva questo fatto spiegando che «il Pnrr del nostro Paese parte dall’assunto che grazie alle imprese e ai mercati si potrà uscire dalla crisi, ma non sarà così, perché il piano punta sulla transizione ecologica senza prevedere interventi veramente utili a questo scopo».

Mauro Gallegati
Laudatio del professor Mauro Gallegati

Una svolta, quella green, che per l’economista è necessaria, ma, «difficilmente attuabile e comunque sostanzialmente solo “di facciata” in base a quanto previsto dal Pnrr italiano». Inoltre fa notare che durante il lockdown «si è registrato un abbassamento dei livelli di CO2, ma solo perché le imprese erano chiuse e «non perché si è prodotto in maniera diversa, né in modo più verde». 

A rallentare la ripresa oltre al covid, secondo Gallegati potrebbe essere proprio il fatto che non si è agito «realmente» per “dirottare” la produzione verso il green: «Non si è fatto nulla e ci potremmo ritrovare nuovamente di fronte a questo problema». Insomma pandemia, inquinamento e ripresa economica sono tre temi interconnessi, ma l’economista lamenta «uno scarso controllo sulla spesa: se anche riusciremo ad uscire dalla pandemia, il problema dell’inquinamento permarrà».

Secondo Gallegati «aver legato il Pnrr alla transizione ecologica causerà un rallentamento nella ripresa, perché gli interventi in cui sono concentrate le risorse, riducono la transizione ecologica ad una sorta di greenwashing, ovvero di ecologismo di facciata, non ci sono dei veri e propri interventi».

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