Ancona-Osimo

Crisi Cooss Marche, il presidente Duranti: «Con il Covid già persi 8 milioni»

Sit-in dei soci lavoratori davanti alla sede di Ancona della cooperativa, che ha proposto decurtazioni a stipendi e tredicesime per garantirsi un futuro

Il sit-in dei lavoratori Cooss Marche sotto alla sede di Ancona

ANCONA – Otto milioni di fatturato già perso, che potrebbe arrivare a ben dodici milioni a fine estate. Suona più di un campanello d’allarme alla Cooss Marche, la grande cooperativa regionale che ha chiesto ai quasi 3 mila lavoratori, fra soci e non, di rinunciare a una parte di stipendio e alla tredicesima per fronteggiare la crisi causata dal Covid-19. «Sono qui da 40 anni e non era mai successa una cosa del genere», le parole del presidente Amedeo Duranti. Questa mattina, intanto, 25 giugno, alcuni lavoratori – chiamati a raccolta dal sindacato Usb – hanno organizzato un sit-in davanti alla sede di Ancona per manifestare la propria contrarietà ai tagli.

«Nel mese di giugno abbiamo riscontrato una perdita di 8 milioni sul fatturato e prevediamodi arrivare a 12 milioni a settembre – spiega Duranti -. Abbiamo avuto un incremento dei costi per garantire la sicurezza, circa 1,5 milioni e mezzo. Abbiamo già erogato 1,5 milioni per i lavoratori anticipando la cassa integrazione. I servizi tuttavia stanno tardando a ripartire e lo faranno con nuove limitazioni all’occupazione. Stiamo riuscendo ancora a rispettare tutti i pagamenti, ma da buoni amministratori abbiamo fatto dei piani che prevedono scenari critici. Quello del Cda è un atto di responsabilità, una proposta fatta non a cuor leggero ma apprezzata da quanti ci vedono la possibilità di continuità del lavoro ad un impatto minore possibile. Dopo diversi studi quella è emersa come la proposta più efficace».

Il sit-in dei lavoratori Cooss Marche sotto alla sede di Ancona

Discorso diverso se dovessero arrivare contributi dagli enti pubblici. «Le misure proposte – assicura il presidente della Cooss Marche – saranno carta straccia se dovessero arrivarci risorse dalle Regioni, dalle amministrazioni comunali e tutti quei provvedimenti governativi che ci permetteranno di azzerare o ridurre lo stato di crisi legato al Covid. Noi abbiamo un patrimonio fatto dalle azioni dei soci e ci teniamo non venga intaccato. Siamo arrivati a pagare anche cento volte il normale costo i dispositivi di protezione individuale. C’è massima disponibilità al confronto e ben venga qualcuno che trovi soluzioni migliori».

La Cooss Marche, attiva da oltre 40 anni, gestisce asili nido, strutture educative, centri diurni ed eroga innumerevoli servizi a beneficio delle persone più fragili (anziani, disabili, etc.) da Pesaro ad Ascoli Piceno. Il bilancio 2019 della cooperativa si è chiuso in positivo.

Il sit-in dei lavoratori Cooss Marche sotto alla sede di Ancona

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