Ancona-Osimo

Covid, Nursind Ancona scrive ad Acquaroli: «Personale sanitario senza screening da maggio»

Il sindacato degli infermieri ha scritto al governatore della Regione Marche e all'assessore alla Sanità per chiedere test e protezioni per gli operatori sanitari che lavorano negli ospedali

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Tamponi (Foto di Vesna Harni da Pixabay)

ANCONA – «Il personale sanitario dell’Area Vasta due e tre non viene sottoposto a screening per il Covid dal maggio scorso e cominciano a scarseggiare i reagenti per i tamponi in Area Vasta 5». La denuncia arriva dal Nursind di Ancona, per voce di Elsa Frogioni, delegata aziendale del sindacato degli infermieri.

Il Nursind sottolinea l’importanza degli screening per il personale sanitario che lavora negli ospedali e chiede l’esecuzione dei test periodica a tutela del di infermieri e medici, ma anche degli stessi pazienti che vi sono in contatto. Una situazione di scarsi test che secondo il Nursind interessa anche Torrette e Salesi. «Forze dell’ordine, vigili del fuoco e insegnanti vengono periodicamente sottoposti ai test – spiega Elsa Frogioni -, mentre noi operatori sanitari, che siamo i  più esposti e dovremmo per questo essere maggiormente protetti, non lo siamo».

Elsa Frogioni auspica che l’Asur attui le stesse procedure attivate all’Inrca, dove il personale è testato per il covid con cadenza quindicinale, in modo da circoscrivere tempestivamente contagi e focolai.

«È assurdo che Azienda e Regione non si preoccupino di prevenire il virus con una strategia di contenimento basata sugli screening e su una corretta esecuzione della quarantena» spiega  e proprio a questo scopo, il Nursind ha scritto una lettera al presidente regionale Francesco Acquaroli e all’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, nella quale chiedono screening periodici per medici e infermieri e sistemi di protezione in numero adeguato ad affrontare la pandemia (mascherine, guanti, caschi).

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