Ancona-Osimo

Covid, la casa di riposo di Camerano lancia un appello ai familiari in visita

Le case di riposo sanno bene che l’emergenza sanitaria non è finita. Sono quelle forse più hanno pagato con i focolai. L’Opera Pia Ceci di Camerano ha fatto un appello ai familiari degli anziani ospiti, anzi, ha lanciato un monito

La casa di riposo di Camerano
La casa di riposo di Camerano

CAMERANO – Le case di riposo sanno bene che l’emergenza sanitaria non è finita. Sono quelle forse più hanno pagato con i focolai. L’Opera Pia Ceci di Camerano ha fatto un appello ai familiari degli anziani ospiti, anzi, ha lanciato un monito.

«I contagiati stanno aumentando anche a Camerano, dobbiamo essere prudenti e rispettare le indicazioni per proteggere soprattutto le persone più deboli. Non pensiamo che l’emergenza Covid sia terminata, soprattutto nelle case di riposo è necessario mantenere il massimo rigore nei comportamenti di tutti, personale in primis, ma anche dei familiari che e quando vengono a trovare i loro cari. Vedete tutti che cosa sta succedendo a pochi chilometri da noi, a Rosora – dice il presidente Massimo Piergiacomi -. Facciamo un ulteriore accorato appello ai familiari: da un mese le visite avvengono all’interno della struttura in spazi appositamente predisposti e senza la separazione di un pannello di vetro come facevamo l’inverno scorso ma questo richiede maggior senso di responsabilità».

Occorre comunque mantenere la distanza di almeno un metro, indossare correttamente e per tutta la durata della visita una mascherina ffp2, evitare contatti diretti e non portare nulla ai propri cari. «Non abbiamo certezza che tutto questo sarà sufficiente per tenere lontano il virus ma non possiamo transigere. Abbiamo visto in queste settimane che ci sono dei familiari che non si attengono scrupolosamente alle nostre disposizioni. Finora li abbiamo richiamati a mantenere comportamenti corretti ma da oggi dovremo essere ancora più severi: chi non si comporterà come disposto, sarà allontanato immediatamente e salterà l’incontro della settimana seguente. Ci dispiace ma lo dobbiamo fare per proteggere la nostra comunità di persone fragili e il personale. Aiutateci a fare bene il nostro lavoro».

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