Ancona-Osimo

Covid-19, nuova sperimentazione al via a Torrette

Il nuovo studio, vaglierà l'efficacia del Tofacitinib, un farmaco dal quale i medici si attendono una maggiore efficacia nel controllo della risposta infiammatoria

L'ospedale regionale di Torrette
L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Partirà a giorni all’ospedale regionale di Torrette la sperimentazione di un nuovo farmaco contro il covid-19. Il nuovo studio multicentrico, approvato nelle scorse settimane dal Comitato Etico, vede gli Ospedali Riuniti in prima linea, quali promotori della sperimentazione a cui hanno già chiesto di aderire gli ospedali di Chieti, Pescara, Varese, Bologna e Roma. Lo studio «coinvolgerà soprattutto la Clinica e la Divisione Malattie Infettive di Torrette, la Clinica Medica ed anche Farmacia, Laboratorio e Virologia che offriranno il loro supporto – spiega il primario della Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona, Andrea Giacometti -. Si tratterà di una sperimentazione con il farmaco Tofacitinib, da cui ci si aspetta una potenza anti-interleukine maggiore del Tocilizumab, già sperimentato nei mesi passati».

Il nuovo farmaco (Tofacitinib), anche questo utilizzato solitamente contro l’artrite reumatoide, «dovrebbe bloccare le reazioni infiammatorie responsabili delle manifestazioni più gravi dell’infezione» chiarisce il primario. I primi pazienti d essere sottoposti al test, saranno reclutati fra i nuovi ricoveri che arriveranno a Torrette, il protocollo prevede infatti che il farmaco venga somministrato entro le prime 24 ore dal ricovero, «con l’obiettivo di accorciare i tempi di degenza dei pazienti» ed evitare che la malattia evolva con pesanti conseguenze sulla salute. A promuovere la sperimentazione, sono stati il professor Andrea Giacometti (Clinica di Malattie Infettive), Marcello Tavio (Divisione di Malattie Infettive), Armando Gabrielli (primario Clinica Medica) e Giovanni Pomponio (Clinica Medica). 

Andrea Giacometti, professore di Malattie Infettive e Pneumologia presso l’Università Politecnica delle Marche

Il farmaco, sotto forma di compresse, verrà assunto dal paziente per 14 giorni, ma i controlli per verificare gli effetti della terapia proseguiranno per un mese. I primi esiti della sperimentazione arriveranno già da fine settembre. «La farmacia ha già le confezioni pronte – spiega Giacometti – tanto che è deposito nazionale per il farmaco, per cui lo distribuirà anche agli altri ospedali che ne faranno richiesta». Il primo nuovo ricoverato riceverà il farmaco se rientra nei parametri del protocollo

Intanto, procede anche lo studio sulla terapia al plasma iperimmune: nelle Marche sono stati finora erogati 9 trattamenti, dei quali 6 negli Ospedali Riuniti Marche Nord e 3 agli Ospedali Riuniti di Ancona, dei quali 2 in Clinica Malattie Infettive, richiesti dal primario Giacometti, e  1 in Divisione Malattie Infettive. «Non ci sono stati ulteriori trattamenti nell’ultima settimana e questa è un fatto positivo – spiega – , in quanto significa che buona parte dei soggetti ricoverati per covid-19 non è in condizioni gravi. In ogni caso continua la mia opera di “reclutamento”, poiché quando possibile invito i guariti ad offrirsi come donatori di plasma iperimmune anti-covid».

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