Ancona-Osimo

“Costretta a fare sesso in un vicolo”, confidenza choc di una minorenne allo psicologo

Aperta una inchiesta per violenza sessuale di gruppo. In tre rischiano il processo: un 18enne e due minorenni. Avrebbero avvicinato la ragazzina in centro, di pomeriggio, poi l'hanno minacciata dicendo che l'avevano filmata e avrebbero diffuso il video se lei avesse denunciato il fatto

Gli uffici della procura
Gli uffici della procura

ANCONA – Minorenne portata in un vicolo del centro storico e costretta a fare sesso orale. Coinvolti un 18enne e due minorenni che ora rischiano un processo per violenza sessuale di gruppo. L’indagine – i fatti si sarebbero svolti ad Ancona nel maggio del 2016 – è partita dopo le confidenze che la ragazzina, allora 17enne, ha fatto ad uno psicologo in un centro di ascolto. Al professionista avrebbe riferito l’episodio, non subito dopo i fatti ma a distanza di tempo, avvenuto di pomeriggio. Per non farla parlare i ragazzi le avrebbero fatto credere che l’avevano filmata e che il video, se lei avesse raccontato l’accaduto, avrebbe fatto il giro dei suoi amici attraverso internet. Stando ai racconti della minore, lei stava passeggiando per il centro quando ha incontrato i tre ragazzi. Uno lo conosceva, gli altri due solo di vista.

«Andiamo a fare un giro», le avrebbero detto i ragazzi, e lei li ha seguiti fino ad un vicolo nascosto dove i tre l’avrebbero bloccata e costretta ad avere un rapporto orale con uno di loro. Tanto è bastato per far partire una segnalazione in procura e procedere d’ufficio. Oggi in tribunale, davanti al gip Antonella Marrone, la ragazzina è stata sentita con la formula dell’incidente probatorio chiesto dal pm Irene Bilotta. Davanti al giudice e al suo avvocato, il legale Roberta Montenovo, ha raccontato la sua versione dei fatti ridimensionando le posizioni di alcuni indagati. Tra i tre ci sarebbe anche un ragazzo già oggetto di una indagine per episodi di vandalismo che hanno riguardato Ancona e Portonovo. La minore avrebbe raccontato anche alla madre i fatti, non nell’immediatezza dell’accaduto. Le indagini sono state affidate alla squadra mobile. Si cercano riscontri sul presunto video fatto con il cellulare.

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