Ancona-Osimo

Il Corso di Ancona giaciglio per clochard: ecco l’accoglienza ai turisti in città

Isole tecnologiche utilizzate per la siesta dei senza fissa dimora. Ogni giorno in scena il festival del degrado ad Ancona, nell'estate dei turisti

ANCONA – Ore 18, il degrado è servito. Mentre la città si anima, i dehors dei bar si riempiono per l’ora dell’aperitivo e i turisti vanno a passeggio tra le vetrine dei negozi il capoluogo mostra il suo lato più inquietante. L’abbandono, il decadimento. L’incuria più totale verso un decoro urbano che fondamentalmente non c’è mai stato. E quando si è tentato di dare un valore estetico al corso principale, la scelta è caduta su delle installazioni di dubbio gusto oggi completamente deteriorate e diventate giaciglio per clochard.

Degrado urbano

Fioriere in corso Garibaldi

In un giorno qualunque di un’estate in cui l’amministrazione comunale propone dati esaltanti sulle presenze turistiche in città, la cruda realtà emerge senza filtri. E proprio mentre i vacanzieri siedono ai tavoli dei bar di Corso Garibaldi, oltre ad ammirare lo splendido tramonto che colora di rosso il cielo del porto, si può apprezzare lo sfascio in cui sta sprofondando il centro città. Le isole tecnologiche, arrugginite, sverniciate, non funzionanti, alcune addirittura avvolte in un nastro bianco-rosso da cantiere, diventano un triste giaciglio per sbandati e clochard.

Peggio ancora l’altro elemento di decoro che fa pendant con le isole, infatti vennero installate insieme: le fioriere con accanto posacenere e cestino per l’immondizia. I basamenti tutti arrugginiti e scrostati. Immancabilmente l’inciviltà dei cittadini dà il colpo finale: deiezioni canine ovunque e rigagnoli di orina decorano la pavimentazione della proménade des anconataines. Un disastro di biglietto da visita ammirabile ogni giorno alla luce del sole. Ma all’info point turistico di Piazza Roma tra giugno e luglio hanno fatto tappa 2.500 visitatori, da tutta Europa.

Poca offerta

A completare l’opera, un’offerta di intrattenimento praticamente inesistente. Fatto salvo per la Mole Vanvitelliana che ogni estate mette in cartellone concerti e mostre, per il resto non ci sono alternative. Mentre Senigallia e Civitanova offrono serate danzanti negli chalet del lungomare, Ancona sviene sotto una cappa di asfissia. «Ancona è una città bellissima, che a mezzanotte diventa un deserto. Invece meriterebbe di essere il capoluogo di regione anche dell’intrattenimento» afferma il promoter Alessandro Sartarelli, titolare dell’agenzia di spettacoli Eventi Divertenti.

Secondo l’organizzatore, che da quest’anno ha spostato tutti i suoi appuntamenti a Civitanova, il problema sarebbe «nella volontà politica di sposare una certa mentalità – spiega – a Civitanova c’è una visione da parte della politica locale tendente allo sviluppo di questo tipo di eventi. Ma non c’è solo lo spettacolo o la discoteca. C’è tutto un indotto di attività collaterali legate all’intrattenimento». E infatti sono parecchi gli anconetani che ogni weekend si mettono in auto per fare chilometri di autostrada e raggiungere la mecca del divertimento marchigiano. Per buona pace dei residenti di Ancona, che dormono sonni tranquilli di notte. Ma di giorno si godono lo spettacolo più duro da sopportare: il festival del degrado. 

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