Ancona-Osimo

Coronavirus, porto di Ancona: 7 mila arrivi nel weekend da Grecia e Croazia

Questo è il secondo fine settimana dall'ordinanza che prevede l'obbligo di tamponi per chi rientra da Paesi a rischio. Il presidente dell'Autorità portuale: «Lavoriamo su una capillare informazione, persona per persona»

Porto di Ancona
Il porto di Ancona

ANCONA – Dall’entrata in vigore dell’ordinanza del 12 agosto, sono stati oltre 18 mila gli arrivi al porto dorico e l’Autorità di Sistema Portuale prevede che il numero salirà a 35 mila entro il primo settembre. Sono invece quasi 12 mile le persone in arrivo questa settimana, di cui 7 mila tra venerdì e domenica. Questo weekend sono infatti previsti 14 traghetti in arrivo e partenza da venerdì a domenica, 7 dalla Grecia e altrettanti dai porti croati di Spalato e Zara. I 7 mila arrivi sono distribuiti tra 5.750 passeggeri dalla Grecia e i restanti 1.250 dalla Croazia. Ogni passeggero, prima di imbarcarsi per rientrare in Italia, deve compilare una autodichiarazione che indica il luogo di residenza o di dimora. Inoltre, prima di salire a bordo del traghetto è soggetto alla misurazione della temperatura. Sopra i 37,5°, non viene imbarcato.

Questo è il secondo weekend dall’emanazione dell’ordinanza del 12 agosto che prevede l’effettuazione dei tamponi obbligatori per chi torna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna entro 48 ore dall’arrivo in territorio italiano. Il costante contatto con le autorità sanitarie – Asur e sanità marittima – e le forze dell’ordine ha confermato il modello operativo adottato dal porto di Ancona dal giorno successivo all’ordinanza.
Nel dettaglio, i tamponi in porto vengono effettuati su chi durante la navigazione ha manifestato sintomi da infezione di coronavirus. In questo caso, come già sperimentato, si attiva il protocollo Covid del porto con l’attivazione di spazi dedicati e separati e le verifiche sanitarie svolte in collaborazione con l’Azienda sanitaria di Torrette fino al completo accertamento dello stato di salute del passeggero.

Inoltre c’è una capillare informazione per tutti gli altri viaggiatori in arrivo con l’indicazione delle misure da seguire per chi è diretto ad una destinazione in Italia: avviso immediato alle autorità sanitarie del luogo di residenza o destinazione; viaggio di rientro e isolamento fiduciario una volta a destinazione fino all’esecuzione del tampone obbligatorio entro 48 ore dalla dichiarazione alle autorità sanitarie. Inoltre vengono fornite informazioni anche a tutti i passeggeri diretti all’estero e agli autotrasportatori.

Già dalla giornata di oggi (21 agosto), alle numerose informazioni a bordo trasmesse tramite messaggi vocali multilingue dalle compagnie di navigazione si affiancherà un’attività di volantinaggio veicolo per veicolo, per consegnare un vademecum di situazioni, che aiuti i passeggeri a conoscere i nuovi adempimenti dell’ordinanza del Ministero della Salute.

Rodolfo Giampieri

«Un continuo confronto tra le Autorità sanitarie e le Istituzioni del porto ha confermato l’attuale modello organizzativo, l’unico che riesca a gestire i numeri degli sbarchi senza sovraccaricare il sistema sanitario locale. Stiamo seguendo con scrupolosa attenzione quanto previsto dall’ordinanza del Ministro Speranza del 12 agosto scorso, – dichiara il presidente dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri – e lavoriamo su una capillare informazione, persona per persona. Anche in questo caso, come nelle passate misure contro il Covid-19, è essenziale il senso di responsabilità di ciascuno. È imprescindibile la collaborazione dei singoli per consentire di ridurre il rischio di contagio.
Ricordiamo che sono tutte misure opportune a tutela della salute pubblica, non appesantimenti burocratici e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Tutti i passeggeri sono registrati dalle compagnie di navigazione all’imbarco con i moduli forniti dal Ministero dell’Interno e i dati sono a disposizione delle forze dell’ordine per i controlli incrociati. Continuiamo a mantenere alta l’attenzione grazie alla collaborazione tra istituzioni e agenzie marittime per garantire in maniera trasparente e chiara la sicurezza dei viaggiatori e della popolazione residente. A tutti gli operatori che ogni giorno sono in banchina il mio ringraziamento per l’impegno con cui stanno affrontando questa ulteriore sfida».

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