Ancona-Osimo

Coronavirus: cancellati voli al Sanzio. Sindacati chiedono a Aerdorica CIG ordinaria per i lavoratori

Sto ai viaggi per Tirana, Palermo e Catania. Chiuso anche Monaco. Richieste per i lavoratori dell'impresa la cassa integrazione ordinaria. Talevi di Filt Cgil: «Comprendiamo il momento difficile, ma chiediamo di assolvere agli obblighi di garanzia dei posti di lavoro»

ANCONA- L’emergenza Coronavirus ferma anche parte dell’attività dell’aeroporto delle Marche. La compagna Blupanorama ha deciso di sospendere per tutto il mese di marzo il volo su Tirana; stessa cosa la compagnia aerea Volotea che ha interrotto i collegamenti per Palermo e Catania, mentre Lufthansa ha cancellato i tre voli per Monaco. In tutta Italia il traffico aereo sta vivendo una situazione molto difficile con la cancellazione da parte delle compagnie aeree di molteplici collegamenti interni e non. Al Sanzio il trasporto passeggeri è praticamente fermo per questo i sindacati chiedono l’introduzione della cassa integrazione ordinaria per i lavoratori.

Ieri (10 marzo), si è svolta la video conferenza tra Aerdorica spa e le rappresentanze sindacali di FILT CGIL- FIT CISL- UILTRASPORTI UIL – UGL TAF con la presenza dell’assessore al lavoro Lauretta Bravi e i funzionari dell’assessorato per esperire l’esame in sede istituzionale della procedura di licenziamento collettivo per 23 lavoratori dello scalo. I sindacati di categoria hanno chiesto unitariamente di chiudere la procedura di mobilità con i soli sette lavoratori che hanno deciso di non opporsi al licenziamento con esodo incentivato o part-time e di attivare sin da subito la cassa integrazione ordinaria a causa della crisi sanitaria in corso per COVID-19.

«La Regione ha ritenuto ottima la proposta delle parti sindacali in quanto non si ritiene che in una situazione di crisi si possano mettere per strada i lavoratori nell’incertezza più assoluta di essere riassunti nell’appalto della security. Attualmente la gara è in corso ma non contiene la clausola sociale per indisponibilità del maggior azionista il Fondo Njord, socio di maggioranza – spiegano i sindacati -. L’Assessore Bravi ha ricordato allo stesso socio di maggioranza di aver finanziato la scorsa settimana i bandi per la pubblicità alle compagnie aree per circa 13,5 milioni di euro. Senza considerare la ricapitalizzazione di 29 milioni già erogati per salvare lo scalo».

«Pur comprendendo che siamo in un momento difficilissimo per la nostra regione e che il presidente Ceriscioli è impegnato in cose molto più gravi e urgenti- dichiara  Valeria Talevi, Filt Cgil Marche-, riteniamo che si debba chiedere all’investitore privato di assolvere agli obblighi di garanzia dei posti di lavoro così come promessi circa un anno fa dallo stesso presidente, dopo il salvataggio dello Scalo, anche attraverso la legge Madia che ha avuto la riapertura dei termini con il decreto Milleproroghe per le società partecipate pubbliche che potrebbe essere un utile strumento per ricollocare alcune unità lavorative».