Ancona-Osimo

Corecom, bilancio quinquennale positivo: rimborsi di oltre 4 milioni di euro per famiglie e imprese marchigiane

Bilancio di fine mandato per il Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche. L'81% delle istanze di conciliazione presentate si sono risolte con successo. Il presidente: «Importante servizio reso ai cittadini»

Da sinistra Campogiani e Carnaroli

ANCONA – L’81% delle istanze di conciliazione presentate si sono risolte con successo. È il dato che emerge dal bilancio dell’attività quinquennale di fine mandato del Corecom Marche, che questa mattina, a Palazzo delle Marche, ha presentato il lavoro svolto dal 2016, data del suo insediamento. Ad illustrare quello che è un bilancio positivo, sono stati il presidente Cesare Carnaroli ed il vicepresidente Domenico Campogiani.

Sul fronte delle istanze di conciliazione risolte con successo dal 2016 ad oggi, sono conseguiti rimborsi superiori ai 4milioni di euro (4.063.897,79) per le famiglie e le imprese marchigiane, mentre per quanto riguarda le definizioni, ovvero quelle dove non c’è accordo, hanno visto una positiva soluzione il 76% delle istanze presentate con un credito corrisposto agli utenti pari a 1.168.764,43 euro.

Il presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche, ha sottolineato la vicinanza agli utenti e ai cittadini, uno spirito che contraddistingue il Corecom: «La risoluzione delle controversie con gli operatori delle comunicazioni è infatti l’attività preminente del Comitato – afferma Carnaroli – che si concretizza nelle procedure di conciliazione e, qualora non si raggiunga un accordo tra le parti, nella successiva fase di definizione».

Nel commentare l’entità dei rimborsi, il presidente del Corecom ha fatto notare che «testimoniano l’importanza del servizio reso ai cittadini, i quali non mancano di esprimere la loro soddisfazione per l’attività svolta; attività che negli anni si è migliorata anche attraverso l’introduzione, nel 2018, di procedure più veloci grazie all’utilizzo della piattaforma semplice ed interattiva Conciliaweb: il sistema centralizzato on line di gestione delle controversie messo a punto dall’Agcom per tutti i Corecom italiani»

Inoltre è stato sottolineato l’impegno del Comitato su fronte delle telecomunicazioni e dei nuovi media, attraverso la promozione di iniziative di ricerca, fra le quali “Liberi in rete”, l’ultima in successione di tempo, che ha riguardato la prevenzione ed il contrasto del bullismo e del cyberbullismo ed ha coinvolto alcune Università marchigiane: Politecnica delle Marche, Università di Macerata e degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.

Un progetto che avrebbe dovuto concludersi nel 2020 ma che a causa della pandemia di Covid.19, e dei rallentamenti all’attività universitaria da essa imposti, si chiuderà il 31 maggio 2021. «Ogni Ateneo ha presentato gli esiti della ricerca svolta – prosegue -. La tematica è quanto mai attuale. La stessa Regione si è dotata recentemente di un’apposita legge con cui si attribuisce un ruolo significativo al Corecom, proprio in virtù delle sue competenze, sia nel settore delle comunicazioni e telecomunicazioni, compresi i nuovi media, attraverso cui si manifestano i fenomeni legati al bullismo, al cyberbullismo, al sexting e alla cyberpedofilia, sia in quello relativo alla tutela dei minori e all’educazione ai media».

Il progetto “Liberi in rete” ha messo in campo un finanziamento di 10mila euro complessivi ha ricordato il presidente del Corecom: «Sono felice dell’adesione delle Università alla nostra idea progettuale» il cui obiettivo è  quello di «sostenere sia chi è vittima di questi fenomeni sia i giovani e le loro famiglie in un percorso educativo per un corretto uso dei nuovi media».

Tra i risultati messi a segno, anche la ripartenza nel 2017 dei programmi dell’accesso dopo anni di stop, frutto della collaborazione con la sede regionale della Rai: il progetto ha coinvolto una pluralità di soggetti, quali enti locali, associazioni, organizzazioni sindacali e rappresentanti della società civile, mettendo loro a disposizione uno spazio per attività di autopromozione, utile per far conoscere alla comunità marchigiana realtà che possono risultare di riferimento per dare risposte ai diversi bisogni.

Il vicepresidente invece ha ricordato la “Tv di comunità”, l’iniziativa lanciata in sinergia con i Corecom delle altre regioni del Centro Italia, all’indomani del sisma del 2016, per supportare e promuovere i territori colpiti, coinvolgendo le emittenti televisive e radiofoniche locali. «Si è trattato di un progetto di promozione territoriale a tutto tondo – ha deto Campogiani – . Abbiamo focalizzato l’attenzione sulle esperienze, sui prodotti e sulle persone, dando così voce ai territori. Un modo efficace per tendere una mano ai cittadini colpiti dal sisma ed aiutare a risollevarsi».

Infine è stato ricordato l’impegno nei confronti dell’emittenza radiotelevisiva locale a rischio di sopravvivenza a causa dei continui tagli all’editoria: «Il nostro lavoro – ha concluso il presidente Carnaroli – non è solo monitoraggio e vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione o delle quote di pubblicità, sulla tutela dei minori ma anche garanzia del pluralismo dell’informazione locale e, per questo, ci siamo sempre attivati nelle forme più opportune per respingere ogni attacco all’informazione locale».

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