Ancona-Osimo

Convalescenza post Covid-19, UnivPm propone un programma di riabilitazione gratis

Si stima che la metà dei pazienti che hanno subito cure intensive dovute al Coronavirus soffrirà di una sindrome da decondizionamento: debolezza, dolore, depressione. Ecco il progetto firmato dalla Politecnica delle Marche per aiutare la ripresa della normale vita individuale

Immagine di repertorio

ANCONA – Un gruppo di ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche ha realizzato un programma di educazione terapeutica dedicato alle persone in convalescenza dopo infezione da Covid-19.
 
Tra i 29.000 pazienti a necessitare di cure ospedaliere intensive, in conseguenza al contagio da Covid-19, si stima che almeno la metà delle persone con pregressa infezione da Coronavirus soffrirà, nel breve periodo, di una sindrome da decondizionamento anche di grado moderato-severo. Tale sindrome si caratterizza per un insieme di fenomeni quali affaticamento, debolezza e dolore muscolare, vertigini, scarsa tolleranza anche a sforzi minimi, depressione e ansia.

Dott.ssa Ceravolo

In questa ottica, un gruppo di medici e fisioterapisti della Clinica di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, coordinati dalla Prof.ssa Maria Gabriella Ceravolo, Ordinario di Medicina fisica e riabilitativa presso UnivPm e dalla Prof.ssa Marianna Capecci, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, in partnership con l’ingegnera Lucia Pepa, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, dello stesso Ateneo, hanno realizzato un programma di educazione terapeutica dedicato alle persone in convalescenza dopo infezione da COVID-19.

Il programma è accessibile gratuitamente collegandosi ad una piattaforma web (link: https://www.rehab-univpm.it/public/#/covid), tramite qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, laptop) e con ogni sistema operativo (Android, Windows, iOS). La piattaforma offre una selezione di 28 filmati che mostrano altrettanti esercizi per i muscoli respiratori, degli arti superiori e inferiori; una guida audio fornisce istruzioni specifiche su come eseguire i movimenti corretti.
 
Il progetto gode del patrocinio di SIMFER, la Società italiana di Medicina fisica e riabilitativa, a cui fanno capo i medici fisiatri del nostro paese. 
 
«Come noto – spiega la professoressa Ceravolo, che è anche presidente del Board di Medicina fisica e riabilitativa dell’Unione Europea Medici Specialisti – le conseguenze della patologia indotta dall’infezione da COVID-19 sono numerose e tra le più frequenti e serie, in fase acuta, annoverano la compromissione della funzione respiratoria. Tuttavia, anche dopo la dimissione, l’insieme dei sintomi residui può interferire a lungo con la ripresa dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana e indurre rischi di complicanze come fatica, depressione, cadute. È importante ricordare, che questi protocolli di educazione terapeutica non sostituiscono le prestazioni riabilitative che potranno rendersi indicate in soggetti con disabilità di grado moderato-severo pre-esistente o conseguente l’infezione da CoVID19. Auspichiamo che l’assistenza riabilitativa domiciliare o ambulatoriale che è stata drasticamente ridimensionata per arginare la diffusione del contagio possa essere prontamente ripristinata».

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