Ancona-Osimo

Consumi Marche, il caro vita preme sul capoluogo dorico

Per quanto riguarda scuola dell'infanzia e istruzione primaria ad esempio si profila una vera stangata per le famiglie di Ancona, dove rispetto all’anno scorso tali servizi costano il 12,1% in più

ANCONA – L’Unione nazionale consumatori ha condotto uno studio sugli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre, analizzando tutti i rincari di ogni città e stilando la classifica completa di quelle con i maggiori rialzi annui per quanto riguarda cibo e bevande, acqua e rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia ed istruzione primaria, che comprende le private, si profila una vera stangata per le famiglie di Ancona, dove rispetto all’anno scorso questi servizi costano il 12,1 per cento in più. La media italiana è di 2,8, un vero record quindi per Ancona. Al secondo posto c’è Como, la medaglia di bronzo va a Bergamo e poi ci sono Firenze, Benevento, Roma, Pordenone. Bene, invece, Olbia Tempio e Catanzaro.

Ci sono anche altre due città marchigiane nella top ten di un triste primato, per quanto riguarda prodotti alimentari e bevande analcoliche. Se in Italia sono saliti dell’11,7 per cento, equivalenti a una stangata pari in media a 660 euro in più su base annua, in molte città è andata peggio. A guidare la classifica è Cosenza, che aveva già vinto a luglio e agosto questa non gratificante classifica, ma che ora per cibo e bevande segna un ulteriore balzo annuo. Al secondo posto si piazza Ascoli Piceno, con un incremento dei prezzi del 14,2 per cento e un aggravio annuo pari a 773 euro, al terzo Viterbo e poi Imperia, Padova e Terni. Chiudono la top ten Macerata, Pistoia e Verona, tutte e tre con un’inflazione del 13,4 per cento. Ancona è al 44esimo posto con l’11,16 per cento.

Per fornitura acqua e servizi vari connessi all’abitazione al primo posto c’è Catania seguita da Bolzano. Ben 21 città sono invece in deflazione, la più virtuosa Reggio Emilia. Ancona è al 19esimo (2,7 per cento).

Per i servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, Ancona è virtuosa piazzandosi al 77esimo posto (2,6 per cento) considerato che la media italiana è di 5,9. Ai primi posti ci sono Cosenza e poi Palermo.

Stessa cosa per i servizi di alloggio, alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù, dove campeggiano Trapani e a seguire Milano mentre il capoluogo dorico è alla 49esima posizione (7,9 per cento).

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