Ancona-Osimo

Consiglio regionale, ok alla risoluzione per la riorganizzazione del 118: le consigliere coese

L'atto impegna il presidente e la giunta regionale a istituire un Tavolo tecnico per rimodulare e ridefinire l'assetto organizzativo del 118, prevedendo, con apposito regolamento, le modalità, le finalità e gli obiettivi

Le consigliere regionali

ANCONA – Al consiglio regionale è stata approvata all’unanimità la risoluzione trasversale alle varie forze politiche, sottoscritta da tutte le consigliere presenti in Aula, per la riorganizzazione e l’efficientamento del 118. Un atto che ha mosso i passi da due diverse mozioni sottoscritte la prima da Simona Lupini (Gruppo misto) e Marta Ruggeri (M5s) e la seconda da Anna Menghi e Chiara Biondi (Lega), da Elena Leonardi (Fdi), da Anna Casini, Manuela Bora, Micaela Vitri (Pd) e da Jessica Marcozzi (FI), che impegna il presidente e la giunta regionale a istituire un Tavolo tecnico per rimodulare e ridefinire l’assetto organizzativo del 118, prevedendo, con apposito regolamento, le modalità, le finalità e gli obiettivi.

Tra le novità chieste dalla risoluzione, quella di prevedere nel Tavolo tecnico la presenza di società scientifiche, di rappresentanti delle associazioni dei malati, degli ordini professionali medici e infermieristici, delle associazioni di categoria tecnico professionali, delle organizzazioni di volontariato, degli esperti clinici e accademici, d Asur, del Dipartimento Regionale Salute e dei sindacati

In testa alle criticità sottolineate nel documento, la carenza di medici Set e Meu, ovvero degli specialisti in emergenza e urgenza, oltre al superamento del documento di riferimento per l’organizzazione e l’inquadramento dei professionisti, che risale al 2010, 12 anni fa.

«Siamo soddisfatte dell’approvazione all’unanimità della risoluzione per istituire un Tavolo tecnico in tema di servizio SET118, specificatamente per la rimodulazione e ridefinizione dell’organizzazione e delle competenze, prevedendo, con apposito regolamento, le modalità, le finalità e gli obiettivi» dichiarano le consigliere regipnai Chiara Biondi e Anna Menghi (Lega), Elena Leonardi (Fratelli d’Italia), Jessica Marcozzi (Forza Italia), Manuela Bora, Anna Casini e Micaela Vitri (Partito Democratico), Simona Lupini (Gruppo Misto) e Marta Ruggeri (Movimento 5 Stelle).

Le consigliere sottolineano che il Tavolo è composto «da una pluralità di soggetti: società scientifiche più rappresentative, i componenti delle associazioni dei pazienti, Ordini professionali medici e infermieristiche, associazioni di categoria tecnico professionali, le organizzazioni di volontariato più rappresentative operanti nel settore, le rappresentanze sindacali, i delegati Asur e del Dipartimento regionale Salute».

«Abbiamo inteso dare un segnale di trasversalità e compattezza su una tematica che è fondamentale per una sanità sempre più efficiente ed efficace nei territori – osservano -. Siamo partite da una disamina attuale, dalla quale si è evidenziato un assetto organizzativo del SET 118 regionale compromesso, in linea con la situazione nazionale. Questo perché vi è una carenza cronica di medici SET e MEU (medici specialisti in emergenza e urgenza). Abbiamo analizzato alcuni modelli implementati in altre Regioni e crediamo fermamente che possano essere replicati anche nelle Marche, puntando su assetti organizzativi moderni dimostratisi performanti nei risultati e gratificanti nei confronti del personale».

Analizzata l’attuale situazione, «occorre agire tempestivamente e con determinazione apportando innovazione e valorizzando al meglio tutte le figure che compongono il sistema di risposta di emergenza territoriale ed intraospedaliera – spiegano -. Non possiamo evidenziare come il quadro normativo nazionale di riferimento sia abbastanza datato sotto molteplici punti di vista e che i previsti “protocolli infermieristici” non sono stati mai individuati né attuati uniformemente negli anni nella Regione Marche».

Nel frattempo, però, «vi è stata un’evoluzione storica del professionista infermiere nella normativa che ha comportato l’abolizione del mansionario assieme al superamento dell’attività ausiliaria al medico e, quindi, il riconoscimento come professione autonoma e intellettuale. Per tutti questi motivi risulta utile e opportuna l’istituzione anche a livello regionale di un Tavolo tecnico dove esaminare e discutere le vaste problematiche inerenti il settore del SET, al fine di elaborare, tra gli altri obiettivi, proposte concrete per indirizzare le istituzioni verso provvedimenti che risolvano le problematiche più urgenti e diffuse. Anche perché – concludono – una riorganizzazione multi livello del SET, di concerto e multidisciplinare, favorirebbe in breve tempo la valorizzazione del personale medico-infermieristico garantendo un elevato standard qualitativo delle prestazioni erogate nel rispetto dei LEA, dando una risposta professionale ai cittadini».

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