Ancona-Osimo

Consiglio comunale su movida, Marasca: «Il regolamento acustico sarà rivisto»

Si è svolta ieri la seduta a Palazzo degli Anziani sul rilancio della vita notturna nel capoluogo. Approvata la mozione della maggioranza che prevede «da giugno a settembre, un numero di 3/5 deroghe orarie mensili per eventi temporanei, che si aggiungono al vigente quadro di deroghe orarie già previste sul litorale»

ANCONA – Una serie di deroghe orarie mensili da giugno a settembre, la sperimentazione da quest’estate di un ufficio unico dedicato ad eventi serali e notturni, l’avvio di un gruppo di lavoro che valuti le possibili integrazioni all’attuale regolamento acustico. Sono alcune delle proposte contenute nella mozione presentata dalla maggioranza, approvata ieri durante il consiglio comunale aperto sulla movida.

Paolo Marasca, assessore alla Cultura
Paolo Marasca, assessore alla Cultura

La mozione prevede infatti «nelle zone di maggiore interesse per l’attività di intrattenimento, e compatibilmente con le esigenze di riposo dei cittadini, nei prossimi mesi da giugno a settembre 2019, un numero di 3/5 deroghe orarie mensili per eventi temporanei, che si aggiungono al vigente quadro di deroghe orarie già previste sul litorale». Inoltre l’atto impegna la Giunta a «dare il via prima possibile a un gruppo di lavoro sulle eventuali integrazioni legate al pubblico spettacolo del vigente regolamento acustico, al fine di raggiungere una proposta per il consiglio comunale entro la prima metà del 2020». «Il regolamento acustico – spiega l’assessore alla Cultura Paolo Marasca – va infatti rivisto perché non contiene un capitolo dedicato alla musica. Sono favorevole alla revisione del regolamento, ma ci vorrà tempo, almeno un anno e mezzo. Nel frattempo ci saranno ulteriori deroghe, già da quest’estate. Abbiamo in previsione delle serate con dj set fino a tarda notte in spazi esterni, come quelli della Mole».

Massimo Fazzini, consigliere Ancora X Ancona

«Nel documento – ha spiegato Massimo Fazzini, capogruppo di Ancora X Ancona – chiediamo anche di sperimentare quest’estate un ufficio unico dedicato ad eventi serali e notturni e al pubblico spettacolo, che sia in grado di migliorare l’interfaccia con gli operatori, e l’individuazione di locali di proprietà comunale non utilizzati e adatti per sale musicali, sale prova, luoghi di aggregazione per progetti musicali. È importante anche l’avvio di tavoli di panificazione strategica sulla vita serale e notturna». «Gli impegni sono stati messi nero su bianco – ha detto Michele Fanesi, capogruppo del Pd – e abbiamo indicato delle soluzioni già per quest’estate e ci impegneremo per attuarle».

Durante il consiglio comunale monotematico sulla movida sono intervenuti diversi soggetti, tra cui Paolo Longhi (Cgia), Marzio Sorrentino (Cna), Marco Cerioni (Confcommercio), Alessandro Sartarelli (Eventi Divertenti), Giorgia Venditti (Gulliver), Dario Francesco Pinna (Azione Universitaria), Gianmario Raggetti (residente del centro) e il dj Gabry Mata. «Sono contento che in questa seduta si sia parlato molto di rispetto delle regole e di sicurezza – ha detto Gianmario Raggetti – bisogna mettersi anche nei panni di coloro che abitano in centro e hanno investito la loro vita e i loro denari in una serie di immobili. Da una parte bisogna tutelare l’iniziativa di chi gestisce i locali, dall’altra i diritti di chi vive in centro e giustamente si aprono i tavoli e si valutano insieme le problematiche e le soluzioni».

Gabry Mata

Durante la seduta è stato ascoltato anche il dj Gabry Mata, portavoce di SpingiAmo Ancona, il gruppo che riunisce oltre settanta operatori economici della città, che ha stilato un documento con otto proposte per rilanciare la vita notturna. Proposte che sono state riprese e messe nero su bianco su una mozione dei consiglieri Eliantonio (Fdi), Quacquarini (M5S) e Rubini (AIC), bocciata ieri dalla maggioranza. Attualmente il regolamento acustico stabilisce che è possibile riprodurre musica fino a mezzanotte e SpingiAmo Ancona e i tre consiglieri chiedevano che potesse «essere estesa la fascia oraria notturna fino all’una» e di “zonizzare” Ancona in tre aree: A zona isolata, B zona abitata e C zona neutra, in modo tale da regolamentare l’attività di intrattenimento in relazione agli specifici contesti urbani e concedere deroghe fino alle quattro del mattino».

Angelo Eliantonio, consigliere comunale di Fratelli d’Italia

«Noi abbiamo lavorato per arrivare a risultati che non hanno colore politico – dichiara Eliantonio – ed è invece vergognoso come sia stata utilizzato politicamente questo tema della movida. La nostra mozione prima è stata votata per stralci, con la maggioranza che ha approvato i punti 6 e 7, relativi all’apertura dello “Sportello unico eventi del cittadino” e alla messa a disposizione, per le realtà associative, di parchi e immobili di proprietà comunale. Poi, però, quando è stato il momento di votare il documento integrale, con i due punti prima approvati, la mozione è stata bocciata. Resta comunque il fatto positivo che hanno ripreso alcune nostre proposte, anche se noi avevamo specificato gli orari, mentre invece il documento della maggioranza è molto generico». «Come sempre – denuncia Quacquarini – la maggioranza ha scelto di bocciare la nostra mozione approvando il suo testo, una versione annacquata delle proposte dell’opposizione. Un testo pieno di “faremo”, “vedremo”, “studieremo”, che solitamente non portano a nulla».

Marco Ausili, consigliere Lega

Approvata anche la mozione della Lega, sottoscritta da tutte le parti politiche in sede di Commissione Cultura, in cui è prevista la costituzione di un tavolo per la pianificazione pluriennale del turismo. Bocciate invece le altre due mozioni presentate della Lega. «Siamo soddisfatti perché è stata approvata una mozione di nostra iniziativa – spiega il capogruppo della Lega Marco Ausili – ma per il resto un grande confusione. La maggioranza ha bocciato la nostra proposta con cui si chiedeva all’Amministrazione di emettere dei bandi per organizzare, in sinergia con gli operatori e le agenzie di eventi del territorio, calendari di eventi regolari nel tempo e capaci di coprire non solo il centro, ma anche tanti quartieri, da Collemarino a Brecce Bianche, passando per Piano, Archi e Stazione. Bocciata anche la nostra idea di costituire in centro un centro culturale di livello, capace di ospitare gratuitamente privati e associazioni, per incontri ed eventi artistici e culturali».

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